venerdì 4 aprile 2014

Mi presento, avrei potuto farlo tra qualche mese

in quanto non sono una persona che ama fare le cose con ordine. Voglio raccontare un po' della mia storia, senza annoiare (spero, anche se io e i miei propositi sembriamo andare in due direzioni opposte...).
Dovrei studiare 100 pagine di letteratura italiana, ma mi do al cazzeggio, come al mio solito. Amo piangere sul latte versato.

Non sono sempre stata così. Ho 17 anni, tra 25 giorni diciotto. Vorrei non essere mai nata. Sembra una frase da ragazzina bimbaminkia super-viziata, e in effetti è come mi sento quando sparo certe cazzate: in realtà, amo essere nata, ma vorrei essere morta. Ci tengo a sottolineare che non vorrei morire: semplicemente, essere morta. Non sopporto il dolore fisico: forse è per questo che ho scelto il cibo come mezzo, credendo che fosse meno doloroso di un taglio da lametta.
Il più grande errore della mia vita.

Adoro il mio disturbo alimentare in quanto mi ha distrutto la vita: quando mi sono ammalata ero alta sempre 1.60 m e pesavo 48 chili.

Estate 2009, ero seduta a tavola con i miei cugini e la mia sorellina che pesava praticamente 20 chili. Non capivo che la mia era la pubertà, che ora ero una donna, e che mia sorella aveva 12 anni.
Io ho sempre avuto un rapporto un po' malato fin da piccola con il cibo. Mi pesavo in continuazione. Ma niente di serio, di pericoloso.

Comunque, ero seduta a tavola e parlavamo appunto di magrezza, e mio cugino piccolo (13 anni, davo retta a dei gagnetti) mi ha detto che non ero magra come mia sorella. Pensandoci ora, era più che ovvio, visto che avevo due anni in più e due tette rispettabili, ma in quel momento mi sembrò una tragedia. Sono andata in bagno e mi sono specchiata. Effettivamente ero grassa.

Boom. Semplice, veloce, improvviso. E' stata l'estate più infernale della mia vita. Quel commento non lo perdonerò mai a mio cugino, ho sempre associato il mio disturbo alimentare schifoso a quel commento, a mio cugino, anche se so essere una cazzata enorme.
Eppure, da quel giorno è iniziata la guerra. L'anno scolastico è stato un perenne tentativo di dimagrimento: mi chiudevo in casa a fare esercizi e mi pesavo duecento volte al giorno, così ho perso i miei primi due chili. Ricordo di non essere mai stata felice di vedere la bilancia calare. Mi sentivo sempre grossa, enorme, mi pesavo prima e dopo mangiato, dovevo dimagrire ancora. ANCORA. Ovviamente in quell'età dici tutto a tutti, e tutti sapevano della mia ossessione: ero quella che voleva dimagrire, quella rompipalle che non voleva mangiare più.

Estate successiva, 45 kg. Dimagrivo lentissimamente perché ero incostante, lo sono sempre stata, ma dimagrivo. Quell'estate mi sono ossessionata ancora di più: fotografavo ogni parte del mio corpo allo specchio, mi giravo e mi rigiravo, mi sfondavo di esercizi ed ero completamente iperattiva: cucinavo, apparecchiavo, decidevo cosa mia mamma doveva comprare per la spesa, facevo le pulizie; tornata a casa dalle vacanze, pesavo 44 chili. Avevo perso un altro chilo. Ma non me ne accorgevo. E avevo perso il ciclo, ma nemmeno di questo non si è accorto nessuno.

Iniziate le scuole superiori, continuavo con la mia ossessione, e arrivavano i commenti delle mie nuove compagne: "Sei anoressica", "Che vitino sottile" Balle. Tutte balle, non ci credevo. Io ero GRASSA. Giuro di non aver pensato nemmeno un secondo di essere anoressica.
Ma mia mamma ha deciso di portarmi da un medico perché il ciclo non tornava più, e lui disse di aspettare ancora cinque mesi per poterla chiamare amenorrea. Nessuna di noi sospettava fosse dovuta alla mia perdita di peso, che intanto si faceva sempre più consistente.
Un giorno mi sono pesata, e lo ricordo con nostalgia e rabbia: 43 kg.
Il giorno dopo, ero 42 kg.
La sera stessa mia mamma mi ha detto che il seno era scomparso, strano, che strana cosa, e ricordo di essere scoppiata a piangere. Non avevo più il seno! Ed io sapevo perché! Tutti hanno iniziato a chiamarmi anoressica, a dire che avevo un bel seno che non c'era più, ed io stavo male, volevo avere il mio seno di nuovo.
Così, pazza idea, ho deciso di ingrassare. In un annetto ho rimesso su tutti i miei desiderati chili, e sono arrivata a 50 kg. Il ciclo è ricomparso, ma io mi odiavo, e così ho voluto dimagrire di nuovo. L'estate successiva pesavo di nuovo 47 kg. Il ciclo, scomparso di nuovo. Era l'estate 2012.

Viaggi in ospedale da endocrinologi vari fino al verdetto: non avevo massa grassa per far riprendere il mio ciclo mestruale, così mi avrebbero dovuta ricoverare per fare accertamenti e farmi mangiare. Dovevo mangiare; l'endocrinologa ha precisato: controlla ossessivamente quello che mangia.

Non mi ero mai sentita sbattere in faccia così il mio problema, e con mia mamma, sebbene io sapessi quanto avesse ragione, abbiamo riflettuto che era pazza, che ero solo stressata. Ma, tornata dall'estate, mi ha prescritto una meravigliosa dieta ingrassante.
Che ho seguito talmente alla lettera da iniziare ad abbuffarmi, cosa che non avevo MAI fatto prima, nemmeno nel mio periodo "grasso". Vomito, abbuffate, diete misere, abbuffate, pancia gonfia, pianti. Fino ad oggi che ho la bilancia rotta e peso, credo, sui 57 kg. Ho una settima di seno.

Legge del contrappasso? Credo più che Dio si prenda gioco di me. Mi fa così ridere. Non riesco a dimagrire come prima: ormai ho scoperto le abbuffate: una volta MAI mi sarei concessa uno spicchio di torta; adesso, sono in grado di mangiarla tutta.

Ciao, disturbo alimentare. Facevo prima a tenermi i miei merdosi 48 chili e vivere serena e da diciassettenne.
Invece ciao, disturbo alimentare. Fottutissimo disturbo alimentare. Chissà quale problematica familiare profonda deve averti aperto la strada per la distruzione di tutta la mia cazzutissima vita. Voglio tornare a stare bene. Senza calorie, ma con il carburante per il mio corpo, che dovrebbe essere il MEZZO per vivere e divertirmi, non il FINE da torturare, massacrare.

Buona serata a tutte, vi abbraccio forte.

3 commenti:

  1. Grazie per aver riassunto la tua storia, conoscerla aiuta a comprendere ciò che sei oggi.

    Ti auguro una buona giornata!

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  2. Ogni volta che penso a quanto tempo ho perso e buttato nel cesso per arrivare infine a pesare dieci chili in più rispetto a quando mi sono ammalata, vorrei riuscire ad urlare così forte... vorrei dire a tutte quelle che iniziano ad essere insoddisfatte di sé che la vita NON è QUESTA, che questo è tutto un inganno, un fottutissimo inganno. Buona serata!

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  3. Cavoli che storia..spero davvero tu riesca a trovare un modo di uscire da tutta questa situazione. So cosa significa perdere poi acquistare 10 chili. Psicologicamente e fisicamente è durissima, ma con il tempo di solito le cose si equilibrano e migliorano. Devi trovare un modo di non odiarti, di dimagrire mangiando di tutto, senza distruggerti. Anche io una volta ho perso il ciclo, dopo aver fatto la dieta dukan ( mangiando solo proteine e verdure per mesi ) e l'ho riacquistato grazie ad una reintroduzione degli alimenti contenenti carboidrati ( su ordine del medico ) e grazie ad un farmaco.
    Però, perdere il fisico perfetto che avevo durante la dieta è stato uno schock. Da li poi sono partite le abbuffate, come per te. Poi i metodi per compensare.
    Ti abbraccio <3

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