venerdì 11 aprile 2014

Cara nonna,

questa mattina fa tutto un po' schifo. Il mare, la mia testa. Mi sono abbuffata di nuovo di miele. Pane, miele, miele, pane. Non vedo più un cazzo. Yogurt, miele, pane, miele. Mi odio. Vorrei poter fuggire da me stessa. E ho voglia di piangere, nonna, di urlare e qui non posso, non posso vomitare in bagno e sono nervosa, mi tremano le dita e gli occhi, ma non posso neanche piangere, mi mordo le unghie e vorrei sprofondare, la testa non scoppia ma non è un problema di nessuno, nessuno se ne fa una malattia mentre la mia lo è, una disperata richiesta di aiuto, vorrei impazzire del tutto, chiederò aiuto, vorrei tanto uscire dal tunnel, nessuno capisce davvero, nonna stringimi i polsi, fermami, non lasciarmi sola, non vedi che mi distruggo? Da quando sono bulimica la mia pelle è bella e il mio cuore marcio, aiutami. Ho provato lo giuro ho provato ad uscire ma dannazione, è così difficile, vorrei morire. Quanto si può odiare uno stupido corpo? Quanto si può arrivare ad essere soli soli MALEDETTAMENTE SOLI, quanto si può lottare per essere normali, come si fa a non urlare urlare urlare urlare urlare che sono una stupida, che non riesco ad uscire non riesco, maledizione, non riesco! Vorrei riuscire ad esprimere un millesimo di quello che provo. Di quello che ho provato quando il dentista mi ha detto che loro sanno quello che ho passato, che lo sanno, lo sanno, mi brucia il sangue nelle vene ma loro lo sanno, mia mamma lo sa, la dottoressa lo sa, sanno tutti cosa significa odiarsi fino alla follia quando si perde il controllo, sanno cosa si prova mentre ci si mette le dita in gola e il mondo piange, sanno tutto, sanno come si entra in un disturbo alimentare e lo schifo contro cui si combatte ogni giorno, lo sanno, bene, lo sanno. E allora sono l'unica che non lo sa. perché la gente capisce cosi bene ma devo sopportare tutto io?

2 commenti:

  1. Scusate, era una cosa che avevo scritto questa estate quando mi abbuffavo e vomitavo; ho pensato di postarla perché molte cose sono quelle che penso adesso.

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  2. Al contrario: tu sei l'unica che sa veramente come sia. Perchè l'hai vissuto. Io stessa so di non poterti capire, perchè quello di cui parli in questo post non l'ho vissuto sulla mia pelle, avendo un altro tipo di DCA... e tanto meno ti possono capire persone che non hanno mai avuto un DCA. Ma il fatto che non ti possano capire, non significa comunque che non possano darti una mano a stare meglio... nel momento in cui riesci a chiedere aiuto... Io credo che ci siano tante mani tese verso di te... devi solo trovare il coraggio di afferrarle...
    Ti abbraccio...

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