Provo tanta rabbia, e non vorrei. Vorrei poter credere in me stessa, vorrei poter credere che ce la farò. Ma lo specchio mi restituisce ogni giorno l'immagine di qualcuna che si è impossessata del mio corpo. Come è possibile che sia sempre più grosso? Io non mi sto più abbuffando. Sto mangiando regolarmente, non mi tolgo nulla. Non faccio sport, lo studio non me lo consente, ma cammino. Perché sono identica a quando mi riempio di cibo?
Ho solo voglia di farmi una di quelle grandi abbuffate e buttare tutto all'aria, perché non ne vale la pena.
Chi voglio prendere in giro? Io sono arrabbiata. Non so cosa dire, sono arrabbiata.
Sono arrabbiata perché il mio compagno di classe oggi doveva venire a salutarci tutti ed invece domani ha un ricovero per iniziare l'ottavo ciclo di chemioterapie, ed ha i valori bassi.
Sono arrabbiata perché il suo posto è vuoto e tutti in classe piangono, l'atmosfera è quella di quando si ha il terrore di dire qualcosa di sbagliato.
Si respira tensione, si respira speranza. Io odio la speranza. Perché mi siedo da sola nel mio banco e cerco di convincermi che lui ce la farà: e io lo so, ce la farà. Deve finire i diciotto cicli di chemio e poi lo operano. Ottobre, Dicembre, Febbraio... chi lo sa. La sua estate sarà una stanza bianca e calda, io la immagino così. O magari farà finta di stare bene, riderà un pochino e poi tornerà nella sua realtà fatta di una testa pelata e degli aghi, e pomeriggi nel cesso a vomitare.
Ma noi amiamo prenderci in giro dicendoci che va tutto bene. Perché la verità è che qui tutti hanno IL TERRORE di soffrire.
Hanno tutti il terrore di ammettere che si sta soffrendo. Perché dobbiamo fare L'UTILE. Perché piangersi addosso non va bene. Perché c'è la vita giusta, e quella sbagliata. Perché non possiamo mica soffrire in un angolo, piangere, sbattere la testa, urlare, STARE MALE, sfogarci, scrivere poemi pieni di parole e parole di disperazione: non si può. Bisogna rimboccarsi le maniche.
NON CI SI Può LAMENTARE SOLTANTO, SENZA FARE NIENTE. Questo è semplicemente perché la gente non vuole ascoltare. Alla gente non gliene frega un cazzo di chi sta male e chi no! Tutti vogliono persone che gettano due lacrimucce e poi si alzano in piedi come guerrieri e sorridono e dicono "grazie, mi sei stato di aiuto con le tue parole! Ora sono forte!"
Paura. Tutti hanno paura del dolore. Io so che passando l'esistenza a vivere il mio dolore senza fare finta di essere un'eroina forte e coraggiosa troverò indifferenza e abbandono, ma pazienza.
Perché io mi alzo, e cado. Mi alzo. Cado di nuovo. Mi alzo. Cado. Alzarmi non serve più. Sono a terra. Ho un corpo enorme, ho una tristezza nel cuore e non posso fare niente. Vorrei tanto potermi fermare un secondo. Vorrei tanto che fosse domani.
Davvero, nessuno sa cosa si provi. Alla fine tutti si piaciucchiano. Alla fine tutti si alzano e cercano la vita perché accettano di viverla nel loro corpo. Lo sopportano. Devono farlo. Mettetela come volete. Ma porca miseria, il mio... il mio corpo è insostenibile. E' troppo per me, io non ci riesco.
Ogni volta lo guardo e penso che fa schifo. Che io un corpo così in giro non lo porto. Mi pesa, ogni chilo sono cento, sono cento... Ed io continuo a piangere, non piango tutti i giorni ma avrei voglia di farlo.
Perché devo fare finta di voler vivere? Di essere pronta a guarire? Di voler cercare "altro"? Io non sono pronta. Inutile che mi prendo in giro. Non sono ancora pronta. Non sono pronta ad amare, non sono pronta a vivere, a divertirmi, a sognare. Non sono pronta perché io vorrei tanto essere magrissima, e non so perché.
Forse sto dimagrendo. Ma sento i pantaloni stretti che mi tirano il culo stretto e grosso, io lo odio. Io non sopporto più tutto questo... Mi sento una stupida bambina, io non mi voglio rialzare. Vorrei tanto potermi piangere addosso per sempre, ma non posso. Non posso perché contemporaneamente voglio ascolto, ed una che si piange addosso non la ascolta nessuno. Così fingo di essere una bella guerriera che cade e si rialza vittoriosa, e dice "mi do un'altra possibilità".
Ma io non voglio nessuna cazzo di possibilità. Io voglio essere magra. E' la mia ragione di vita. Potrebbero chiedermi di dar via la mia famiglia ed io lo farei, in cambio di un corpo magro. E me ne vergogno! Ci soffro, penso cose orribili che non si dovrebbero pensare!
Ma io sono stanca di non poter vivere come voglio.
Perché pesare quaranta chili ed essere infelice dovrebbe essere una malattia? Perché dimagrire non potrebbe essere lo scopo della mia esistenza? Perché io devo stare bene, perché lo voglio? Forse lo voglio solo perché lo vogliono gli altri. Forse voglio stare bene perché so che deve essere così.
Ma come faccio, con questo corpo? Un mese senza abbuffarmi e peso più di prima. Sono più grassa, più sciocca, più delusa arrabbiata incazzata...:(
Sono stanca di contraddirmi... Vorrei essere magra...
Scusate tutto questo sfogo... Davvero, sono delusa... In un mese mi aspettavo chissà che cosa, invece mi ritrovo lo stesso enorme corpo :(
“Il vero sciocco, colui che gli dei deridono e distruggono, è quello che non conosce se stesso. Io lo fui per troppo tempo. Tu anche lo fosti per troppo tempo. Non esserlo più. Non aver timore. Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che è vissuto fino in fondo è giusto.” De Profundis, Oscar Wilde. Sono una lettrice, amo la filosofia e la letteratura, ma odio il mio corpo. 1.60x57 kg. Sono prigioniera: di me stessa, del cibo, delle mie ossessioni. Malata di una malattia che non esiste.
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io credo ci si possa sfogare. Si possa piangere, piangere in un angolino o urlare contro qualcuno. Credo si possa passare tutta la vita a farlo. Nessuno te lo impedisce e grossomodo a nessuno interessa davvero. Così come a nessuno interessa se tu dici tanto per dire di voler guarire. La vita è ingiusta , è ingiusto che un ragazzino debba fare 18 cicli di chemio. è ingiusto o semplicemente succede. La differenza è che quando capita a noi siamo vittime, quando succede agli altri ci aspettiamo di vedere degli eroi.
RispondiEliminaLa gente ha paura di soffrire, e su questo hai pienamente ragione. ma ancor più la gente ha paura di farsi vedere soffrire. Ha paura di dirsi la verità...perchè fin tanto si guarda un banco vuoto dicendo che va tutto bene è un conto, ma analizzando con oggettività la questione è un altro. E non tutti hanno voglia o si sentono di prendere su un dolore del genere.
Sai sybi, tu vivi esattamente come vuoi . Scegli tu cosa metterti in bocca e cosa no, non gli altri. Una volta ripresi peso molto velocemente conoscendo il mondo delle abbuffate. Per un bel po' mi dissi che era perchè non volevo stare sottopeso. La verità è semplicemente che non riuscivo più a dimagrire , per un motivo o per un altro.
Hai smesso di abuffarti per guaqrire o per trovare i mezzi per essere magra? non è la stessa risposta e a me non interessa, prova a dartela dasola, dentro di te.
Nessuno te lo impedisce di rendere una bilancia , esercizio fisico & co lo scopo della tua vita. nessuno. I tuoi genitori dopo non molto tempo, appena diventerai maggiorenne e andrai fuori dalle superiori, inizieranno a stancarsi . Ma anche molto prima in realtà. Solo che òpassato quello step se ne potranno ufficialmente stancare. Fidati se vuoi intrapprendere quella strada garantisco che il terreno è sgombro da grossi ostacoli esterni.
Prendila , se credi sia vivere come vuoi tu. Se credi sia la tua massima aspirazione. Prendila. è una scelta come se ne fanno molte.