domenica 27 luglio 2014

Alla continua ricerca del niente

Ciao ragazze,
sono in viaggio. Sto partendo con un gruppo di amici, andiamo in Liguria. Ed io mi sento sola.
Mi sento sempre sola, in realtà è la mia compagnia che è sbagliata. Che mi rende infelice.
Perché in tutti i posti in cui vado mi porto con me? Sono sempre qui, e i pensieri malati mi affollano il cervello.
Dopo questi giorni sbagliati dovrei digiunare, non merito altro.
Mi sento sola, terribilmente sola, è una solitudine che mi divora e fa male, perché la solitudine è molto affamata.
Questa notte è stata l'ultima a casa mia: dalla Liguria andrò direttamente giu dai miei nonni, e quando a settembre tornerò avremo traslocato.
E la cosa che mi rende più triste è che il motivo principale per cui lasciare casa mia mi distrugge è che in quel cesso ho vomitato tante di quelle volte, ho versato talmente tante lacrime lì per terra, sul pavimento.
C'è la bilancia in bagno ed io ho trascorso quattro anni su quella bilancia. Spero inutilmente che cambiare casa mi farà guarire. È come se potessi lasciare dietro quella porta tutte le mie ossessioni. Tutti gli anni buttati nel cesso. È per questo che dico che sono qui, adesso, con me. A volte mi viene in mente l'idea assurda di avere una doppia identità. Una Sybil malata che viene qui sul blog a piagnucolare e a sputtanarsi, e una Cecilia che si costruisce una vita finta con degli amici finti e una famiglia finta.
Perché a volte mi rende triste che nessuno mi conosca, a parte il mio ragazzo certo, ma comunque non basta. Nessuno mi conosce davvero, forse sono quella 'sempre triste' quella strana. E all'improvviso mi chiedo se in questi giorni potrò vomitare, inventarmi una qualche influenza intestinale, perché le persone sono completamente cieche. Gli amici con cui sono su questo treno mi sparlano dietro la maggior parte del tempo, non mi sopportano. Quasi nessuno mi sopporta. Mi comporto sempre da asociale o da bambina scema, e se qualcuno mi dovesse mai vedere vomitare potrebbe davvero avere un infarto.
Sono una di quelle persone insospettabili: sono quella che è ingrassata perché è cresciuta, sono quella che non aveva il ciclo, probabilmente era piu piccola delle altre. Sono su questo treno e vorrei avere degli amici veri. Vorrei parlare con qualcuno, vorrei essere me stessa. Vorrei poter comprare delle sigarette davanti agli altri perché ho voglia di fumare per non mangiare, ma non posso farlo perché io sono quella che fuma solo occasionalmente. Come lo spiego "ho voglia di fumare cosi non penso a mangiaremangiaremangiare? Come lo dico "ragazzi, io non pranzo perché altrimenti mi sento in colpa e vomito, sapete vomitare è entusiasmante, davvero, non fate quella faccia, mica fa cosi schifo!".
Una persona che mi abbracci, che mi dica "mi interessa quello che hai da dire, parla e sfogati. Non ti giudico."
In fondo va bene cosi. L'ultima notte a casa mia, una nuova vita in cui mi sembra che Sybil sia più ingombrante che mai. Ormai ha lei le redini della mia vita.
vi abbraccio

ps: ho lasciato coraggiosamente a casa il mio D.A, spero che mi aiuti ad essere spensierata... O a digiunare !

6 commenti:

  1. Scusa ma xk nn avevi-hai il ciclo??? Se mi leggi pure io nn ce l'ho!! E me lo fanno venire cn la pillola x sistemare gli ormoni...

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  2. Ciao:) non ho avuto il ciclo per due anni e mezzo perché ho perso dieci chili in pochi mesi partendo da un peso che era giusto per me e la mia altezza. Non avevo massa grassa, per niente, e la dottoressa mi ha detto che il mio corpo era come in stand by perché sentiva che non avrebbe avuto le energie necessarie, aveva "paura" e per risparmiare energia non mi faceva venire le mestruazioni. Ho preso una pillola per un anno ma inutilmente, poi ho preso estrogeni, di nuovo pillola, pastiglie di calcio e... Tanti chili. Quindici, per la precisione, perché ho iniziato a mangiare tutto quello che mi ero tolta. Cosi, con i miei quindici chili, è tornato anche il ciclo da un annetto scarso.
    per la mia esperienza, non c'è un peso in cui perdi il ciclo, perdere il ciclo non vuol dire essere sottopeso necessariamente. Io avevo ripreso 3-4 chili ma non tornava. Il ciclo, mi ha spiegato la dottoressa, si perde quando il corpo sente che tu hai anche solo intenzione di tenerlo a poche calorie per un periodo di tempo che varia da persona a persona. Mi ha detto che bastava essere ossessionata che il ciclo non sarebbe tornato, perché la mente è potentissima e influenza il corpo. Ho amiche magrissime con il ciclo, non vuol dire niente.

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  3. Ciao...sai anche a me sembra di essere divisa in due parti, una malata e una sana... E anche nel mio caso praticamente nessuno conosce la me malata, solo i miei genitori (anche se non ci hanno capito nulla), una mia amica alla quale mi sono aggrappata in quest'ultimo anno di scuola -e infatti non mi sopporta più- e una mia prof-che mi ha capita e aiutata più di tutti...
    Ma la verità è che come potremmo mai farci vedere sotto una luce diversa dagli amici..? La maggiorparte non capirebbe,tanto per iniziare... E poi saremmo giudicate in continuazione.. Boh... Eppure questo doversi mostrare diverse ci fa male, fingere sempre...
    Cerca di essere serena in vacanza..

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  4. Non sai quanto mi dispiace sentirti così.
    Ma non è quel dispiacere da "povera cara", è piuttosto quel sentimento comune, quell'empatia per strade trite e ritrite dove ormai non c'è più nemmeno tristezza.
    D'impulso, mi verrebbe da dire "ma sbattitene i coglioni e fai un po' come cazzo ti pare. Tanto alla gente (eccetto davvero pochi, come il tuo ragazzo x es) in realtà non gliene frega un marone sputato. Quel che dice lo dice per parlare...e allora a sto punto fai di testaccia tua purchè ti allevi un po' questa morsa d'ansia e paranoia". Però ripeto, questo è quello che direi d'istinto. Sopratutto quel che direi a me stessa. Ma so bene che non è così semplice e nemmeno così scontato che uno se ne sbatta al punto di dire ciao ciao io non pranzo. Per il viaggio di maturità feci un inter rail di 15 gg con 5 dei miei amici più cari. In realtà non mangiai un cazzo senza troppe scuse, ma la nomina dell'anoressica-strana-fissata l'avevo già e si è solo rimarcata.
    Io credo sempre che ad accontentare la visione degli altri ci si perde solo. Pazienza, voglia e tempo. E sopratutto non te ne viene nulla. Ma ripeto, sono ben consapevole di quanto possa non essere facile infischiarsene.
    La domanda ben più marcata è...ma sono amici? o "amici"?
    io ricordo il post sull'esperienza con i tuoi colleghi. A me lì sembravi davvero felice, a tuo agio e serena.

    In ultimo vorrei fare una riflessione che mi viene spesso da fare leggendo questo blog....lascia stare l'immagine di te che avevi 1-2-4 anni fa. Lasciala lì. Quella era un'altra persona. Te lo dico con tutto il cuore, come ragazza che si è ostinata caparbiamente a ricercare quell'alchimia iniziale che l'anoressia (e tutto quel che c'è intorno) regala. Lascia stare l'immagine che gli altri avevano di te. Anche se te la schiaffano lì, quasi deridendo il cambiamento. Lascia stare tutti quelli che ti dicono "stai meglio" e che vorresti friggere in padella. Lascia stare il pensiero di tornare indietro e trovare gli stessi algoritmi, magari ancora più funzionali. Non li troverai più. Grazie al cielo sei una persona diversa. Questo non vuol dire dimenticare. Chi dimentica è un idiota. Vuol dire prendere atto, raccogliere quello che è rimasto e quello che puoi ad oggi utilizzare , e ....e andare avanti. Visto che ti piace filosofia, come direbbe Hegel nella sua triade asintotica, Aufehbung. Raccogliere, lasciare andare, superare. Andare avanti. Sempre. In un processo a tre step che se subisce dei fermi incancrenisce. Noi , la società e quello che ci circonda siamo divenire e scorrere. Insanamente le persone si piantano. "non si può passare per lo stesso fiume due volte...perchè diversa è l'acqua e diverso sei tu" (E.)
    Vorrei solo dirti, con tutto il cuore, datti la possibilità di divenire. Il mio più grande augurio che ti faccio è studia bene seneca.
    Studia bene Tacito, Hegel, Nietzche.
    Ma non per il voto , perchè tu hai la testa, l'intelligenza, la passione e vocazione per comprenderli. E non è da tutti.
    Tacito scrisse "nunc redit animus" -ora torna il respiro.
    Spero torni anche per te e che tu possa coglierlo con l'entusiasmo della prima volta e l'energia di chi ha davvero tutto davanti.
    ti stringo

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