Lui è morto.
Mi sono svegliata questa mattina e ho trovato un messaggio che la mia professoressa del liceo mi ha inviato questa notte: Riki è un angelo.
Ho pianto solo in quel momento, per quindici secondi.
Sono corsa giù per le scale ed ho urlato a mia mamma: Riccardo è morto.
E lei si è messa a piangere ed ha vomitato.
Io poi ho smesso di piangere.
Mi sono seduta sul divano, con le mani davanti alla faccia a coprirmi gli occhi. Senza lacrime, senza tristezza, così, sul divano, con i gomiti sulle ginocchia e le mani sulla faccia e sugli occhi.
Mi sono concentrata.
Poi è arrivato il mio ragazzo, ci siamo abbracciati e siamo andati a correre.
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
“Il vero sciocco, colui che gli dei deridono e distruggono, è quello che non conosce se stesso. Io lo fui per troppo tempo. Tu anche lo fosti per troppo tempo. Non esserlo più. Non aver timore. Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che è vissuto fino in fondo è giusto.” De Profundis, Oscar Wilde. Sono una lettrice, amo la filosofia e la letteratura, ma odio il mio corpo. 1.60x57 kg. Sono prigioniera: di me stessa, del cibo, delle mie ossessioni. Malata di una malattia che non esiste.
In questi casi non si sa mai che cosa poter dire... mi dispiace immensamente.
RispondiEliminaE' morto combattendo.
RispondiEliminaRinascerà ogni volta che voi che lo amavate combatterete, lotterete, farete fiorire la vostra vita.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Gv 12,24).
Sii uno di quei frutti Cecilia.
Ti abbraccio forte.
Non so ancora dire niente sulla morte, ma quando passerà la confusione e calerà la consapevolezza, il vero dolore, sii forte. Non trattenerlo, lascialo andare.
RispondiEliminaTi stringo forte... Non sei sola
Ho uno strano rapporto con la morte, ci sono talmente abituata da piangere ma non sentirmi il dolore, mi fa piangere il pensiero che non rivedrò più quella persona o animale (e si oltre che madre nonni e amici ho perso pure tre gatti a cui ero attaccata morbosamente) ma non x la fine di una vita, e spesso di fronte a un lutto altrui non so che dire, spero non te la prenderai.
RispondiEliminaHo letto Xo il post precedente e mi ha colpito così tanto! Sembrava stessi descrivendo me: fame d'amore, un amore che Xo dico che non voglio o che posso farne a meno ma che invece brano da quando sono piccola, sono tanto Buona e gentile xke spero che prima o poi qualcuno lo sarà con me, cerco di meritarlo e mi incazzo se non lo ricevo!
P.s. la poesia è stupenda, di chi è? Mi sa che te la rubo
Un abbraccio