Scrivo post e li lascio marcire nel computer, aspettando di non pensare più quelle cagate che ho scritto. Ed è ciò che succede sempre: avrei voluto raccontare di come mia mamma ha trovato le schifezze nell’armadio di mia sorella e di come abbia iniziato a sfotterla portandola al supermercato e comprando davanti a lei porcate di ogni tipo chiedendole “Hai fame? Io sì, guarda quanta roba mi compro!”
Avrei voluto dirvi che ho pensato tante volte a come sarebbe stato giusto se fosse morta mia mamma e non quella di Irene, la mia amica.
Avrei voluto dirvi che sono giorni che studio sempre da lei, tutti i giorni, talvolta anche materie che non devo portare, perché lei ci tiene alla promozione, e da sola pensa troppo a sua mamma.
Avrei voluto dirvi che ho resistito 32 giorni.
Invece eccomi qui: mi sono abbuffata. E la cosa va avanti da giorni.
Ma mi sento perversamente bene: domani andrò in biblioteca dopo la scuola, mi porterò i fiocchi di latte per pranzo, non so se farò merenda e nemmeno cena. Voglio fare cyclette, andare a correre: non ne posso più di mangiare regolarmente.
Ho bisogno di sentirmi vuota.
Ho bisogno di fare questi propositi: mio Dio, santo Dio, come sto bene! Sono qui che mi ingozzo di biscotti, poi di crackers, poi di biscotti e crackers insieme (poi meglio che io non prosegua perché qualcuno potrebbe essere facilmente impressionabile) ed intanto immagino come sarà andare a correre e non mangiare niente, come questa estate. Provare quelle sensazioni bellissime che provavo: dimagrivo, e dimagrivo tanto! Sinceramente il mangia sano e regolare può funzionare per voi, che siete tutte magre o comunque con qualche chiletto da perdere… a me non interessa.
Ho bisogno di credere che domani non mangerò (quasi) niente, che non lo farò dopodomani, che studierò come una matta per soffocare la rabbia e l’inadeguatezza in qualche crampo allo stomaco; sono davvero stanca, stremata, incazzata per continuare a mangiare.
A vedere il mio corpo grosso riflesso allo specchio tentando in modo ridicolo di auto convincermi che veramente possa avere una qualche parvenza di corpo.
Venerdì pomeriggio ad un certo punto, tornata a casa da scuola (era mezzogiorno), prima di andare da Irene a studiare, sono stata MALE. Non mi era forse mai successo. Sono entrata in casa sapendo che mi sarei abbuffata perché tanto mi ero abbuffata anche il giorno precedente, ho posato le chiavi e mi sono fermata. Non capivo che sensazione provassi: prima di soffocarla nel cibo ho voluto vedere dove mi avrebbe portata. Sono andata in cucina, avevo un nodo in gola, così ho emesso un suono stranissimo, forte, non piangendo ma quasi, non so descriverlo, un grido di pianto strozzato ed ho urlato “Sono così infelice!!” ed ho iniziato a piangere, mi sono accasciata per terra accanto al lavandino della cucina, piangevo ed ho pianto finché boh, non ho più capito perché stessi piangendo. Ho sentito che piangere non aveva più senso, ed ho smesso. Tutto così semplice. Come una bestia.
Così mi sono alzata ed ho iniziato ad abbuffarmi, credo con più di seimila calorie, sicuramente un po’ di più, e dopo stavo così male che ho rimandato l’appuntamento con Irene di un’ora.
Ci siamo viste verso le due e mezza, e lei ha messo un pacco di biscotti sul tavolo per cui mi dispiaceva lasciarlo lì per … una stupida sensazione di “sazietà”: così li ho mangiati praticamente tutti, senza capire nulla di cosa stessi studiando, ma infine che importanza ha?
In fondo i propositi si rimandano a lunedì: in fondo sono sicura che tra due settimane vi scriverò che la scuola è finita ed io non sto mangiando niente e sono dimagrita, e voi mi direte qualcosa sul metabolismo, sul fatto che non risolverei niente perché mi abbufferei, ed io risponderò che questi trentadue giorni ho mangiato di tutto e di più senza abbuffarmi e alla fine mi sono abbuffata lo stesso e non ho perso mezzo grammo, e voi mi direte che è un processo lento che devo avere pazienza solo che mentirete perché di fronte all’inettitudine non c’è proprio un cazzo da dire.
Ci sentiamo quando peserò 45 kg. Abbiate ‘pazienza. Giuro che vi scriverò a quel peso.
Giuro che a quel peso sarò una persona assolutamente migliore.
Ora vi chiedo di scorrere in fondo il post sorridendo perché sapete già, e lo so anche io, che tra una settimana vi dirò “Mi sono abbuffata. Ma i propositi si rimandano al lunedì”.
Che tristezza. Mi fracasso i coglioni pure io ad ascoltarmi e a leggermi.
Chissà che questa volta io non riesca davvero a mantenere i miei propositi? Non merito un cazzo. Devo solo convincermi. E invece perché ho così tanto fottuto amor proprio da concedere al mio corpo la riserva del letargo eterno? MA PORCA TROIA!
“Io quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano.”
Indovinate chi l’ha scritta, questa? Il mio Italo Svevo. Vi ricorda qualcuno? Che coincidenze.. ma no, non sono un’inetta!
“Che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.”
“Il vero sciocco, colui che gli dei deridono e distruggono, è quello che non conosce se stesso. Io lo fui per troppo tempo. Tu anche lo fosti per troppo tempo. Non esserlo più. Non aver timore. Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che è vissuto fino in fondo è giusto.” De Profundis, Oscar Wilde. Sono una lettrice, amo la filosofia e la letteratura, ma odio il mio corpo. 1.60x57 kg. Sono prigioniera: di me stessa, del cibo, delle mie ossessioni. Malata di una malattia che non esiste.
Non so che dirti. Continuerai ad essere infelice così... e mi addolora
RispondiEliminaGià: addolora anche me... grazie, un abbraccio forte..
Eliminatu hai troppa paura di essere felice...di stare bene...
RispondiEliminaquando le altre giustamente si sono complimentate con te per i 31 giorni tu ci hai tenuto subito a smentirle e a precisare che avevi 'rimediato'...perchè fai così?chiediti cosa ti allontana dallo stare bene...
te lo meriti!!!!
vorrei tanto che ci credessi anche tu!
ti stringo forte forte e sono sicura che tra qualche giorno riprenderai a lottare...perchè non sei un'inetta(neanche Zeno lo è)...sei una combattente!!!
ti abbraccio con affetto e ti urlo di amarti!
grazi davvero...
EliminaL'idea di avere un proposito da seguire per modificare una situazione che non va bene, che non ci soddisfa, che è completamente instabile non è negativa, Cecilia.
RispondiEliminaNon è assolutamente sbagliato voler dimagrire per sentirci più attraenti, più belle, più sicure di noi stesse. Di per sè non c'è nulla di male.
Ma comprendi bene che con i tuoi kg in meno, con quei 45 kg che sogni tanto, ti sentiresti comunque terribilmente sbagliata, inadeguata, un' inetta.
Lo so', lasciamelo dire, lasciami la presunzione.
Il tuo traguardo numerico lo accosti alla tua serenità, alla tua soddisfazione, è qui l'errore. Non smetterò mai di dirlo.
Un numero non ci fa sentire migliori.
Tu ricordi che stavi bene, tempo fa, quando eri magra, ma sono solo ricordi. E del passato ci ricordiamo le cose migliori, ci ricordiamo ciò che abbiamo vissuto con un velo di nostalgia e un sorriso sulle labbra, anche se quei giorni ci erano apparsi comunque vuoti e noiosi.
("l'errore più profondo è il passato, in tutte le sue forme, ed è per questo che i ricordi spazzano via come una scopa tutto l'orrore che lo percorre, lasciando nel cuore una deliziosa sensazione chiamata nostalgia." Lo hai scritto proprio tu, nell'ultimo post di Euridice)
Ps. Non credere che questa voglia malsana, di dimagrire, non mangiare quasi niente, sia soltanto tua. Non credere che io rispetti sempre quel mangiare sano e regolare, in cui tanto credo ma (controsenso) a volte non applico.
Alterno semi digiuni, a mangiate abbondanti, più della mia dieta, contornate da 4-5 ore di cyclette!
Non ti sembro una inetta anch'io?
Un abbraccio forte.
Ciao Ilaria... capisco bene quello che dici: ma ho un bisogno disperato di fare propositi, mi sento davvero bene mentre li faccio e li disfo, non rispettandoli. è ogni volta una nuova sfida che so per certo di perdere, ma ciò non toglie niente alla soddisfazione che provo dietro all'umiliazione e alla sconfitta.
Eliminaè vero, sicuramente dimagrire non risolverà le cose ma ti dirò: ho addirittura pensato di non voler dimagrire, in fondo. cosa mi potrei mai proporre, se davvero raggiungessi il mio scopo? e come giustificherei le mie infinite mancanze, se non con i miei infiniti chili di troppo?
Ciao Cecilia..purtroppo non ho nulla di rincuorante da dirti, né consigli da darti. Credo di essere nella tua situazione, anche io con questi ''stupendi'' propositi che chissà quando la smetteranno di solleticarmi(ci). Quindi...spero solo che le tue prossime giornate non saranno così brutte, che ti sveglierai un mattino e penserai: "forse non è necessario che anche oggi faccia di tutto per volermi male!''...a me ogni tanto accade :-)
RispondiEliminaTi abbraccio
Già, aspetto con ansia quel giorno!
EliminaA parte tutto, spero che anche tu stia bene... :) manchi! Un abbraccio!
Credo che le altre abbiano praticamente detto tutto...ti mando un abbraccio.
RispondiEliminaCerca di amarti di più di questo ne hai bisogno e nessuno può amarti di più di quanto tu possa fare,,,amati con quei chili in più poi ci penserai a dimagrire.
Un abbraccio ancora.
Mmm... sento molto che l'amore degli altri è veramente tanto nei miei confronti, credo di riceverne persino troppo! Il mio ragazzo mi rincorrerebbe in capo al mondo, mi parla e sopporta... sicuramente meglio di quanto io faccia con me stessa! Dimagrire è un obiettivo così raggiungibile... perché mai dovrei abbandonarlo? mi aiuta a non sentire niente d'altro..
EliminaForse ripeterò qualcosa che ti ho già detto senza aver letto ancora questo post, spero di non essere eccessivamente pedante e noiosa.
RispondiEliminaCapisco perfettamente la tua frustrazione, e il tuo desiderio di invertire la rotta e trasformare le abbuffate in digiuni, sostituire al disgusto per la pancia troppo piena la gioia perversa per lo stomaco che brontola. La mia vita negli ultimi sette anni è stata un continuo rincorrersi di periodi di "abbuffate" (cioè passati a mangiare tanto, uscendo spesso a cena e concedendomi sfizi che in genere non mi concedo) e periodi di restrizione. Come in una sorta di altalena: più lungo e insistito il periodo di abbuffate, più rigido ed efficace quello di restrizione. 70 kg, poi 50, poi 65, 55, 70, 59...un circolo vizioso senza fine.
Mi trovavo a fare incetta di cibo pensando "così avrò più chili da perdere quando smetterò di mangiare" e poi a digiunare un giorno in più perché così avrei avuto un margine più ampio per tornare a ingrassare. So che è un comportamento assurdo, eppure sono andata avanti così per quattro anni, e forse lo starei facendo ancora, se l'anno scorso non avessi scoperto che non riuscivo più a dimagrire con i soliti metodi. E forse anche a te toccherà ripercorrere questa stessa strada decine di volte, senza riuscire a decidere se sia più bello mangiare senza freni o scivolare fuori dalla taglia 40. Forse la cosa più bella è la soddisfazione che si prova nel piegare il corpo al proprio volere e farlo ingrassare fino a farci schifo, per poi ridurlo a uno scheletro, e farci altrettanto schifo.
Sai bene, comunque, che non sarai felice quando peserai 45kg, altrimenti te li saresti tenuta quando li avevi, no? non voglio essere brutale o pedante, voglio solo essere sincera: non sarai felice con venti chili in meno, non lo eri anche se ora lo pensi, stai solo idealizzando il passato, come suggerisce Ilaria.
Un abbraccio forte!
Il tuo commento non è affatto ripetitivo: si, sto idealizzando il mio peso, il mio passato, il mangiare poco. Ma ti giuro che non sai quanto capisco: è esattamente ciò che faccio ingrassare a dismisura così "poi si vedranno di più i risultati!". non lo trovo, purtroppo, un ragionamento assurdo. in realtà mi sembra così sensato! A che pro dimagrire per due cazzo di chili? cioè se voglio dimagrire, che sia per bene ed evidente. peccato che io me lo ripeta da tre anni e da tre anni io pesi ogni volta cinque chili in più :)
Eliminati abbraccio forte, piccola cecilia.
RispondiEliminati penso tanto
Non ci sono altre parole se non sai quanto ti capisco, stesse emozioni pensieri, tutto!
RispondiEliminaTi sono vicina e ti abbraccio forte forte!
Grazie di cuore... leggendo il tuo blog anche io mi impressiono da quanto siamo simili. Peccato che la malattia ci azzeri e omologhi completamente! Forse...
Eliminaun abbraccio forte anche a te!
Vorrei tanto essere quella con il commento illuminante sul trovare il proprio equilibrio, purtroppo non ho idea di come si faccia.
RispondiEliminaSpero tanto che un giorno tu lo trovi, per fare finalmente pace col tuo corpo e la tua mente.
Un abbraccio grande
Già, lo spero anche io...
EliminaLascia che la tempesta ti attraversi. Guardala allontanarsi. Non pensare alle dighe che costruirai una volta che sarà passata. Diventa un tutt'uno con essa e sii pronta ad affogare: tranquilla, non succederà mai. Ma per risalire bisogna toccare il fondo.
RispondiEliminaè diventato il mio motto: infatti sto andando sempre più a fondo... potrei farci un nuovo proposito: risalire!
EliminaA parte gli scherzi, grazie mille... un abbraccio...
ho sempre scelto uomini che non mi facessero soffrire
RispondiEliminapreferito la compagnia di amici che mi portassero in palmo di mano
speso [troppi] soldi per vestiti che mi facessero bella
quindi non capisco come una si possa volere tanto magra da essere brutta e farsi male...
e con la tenacia che hai tu, per altro!
è una cosa che mi chiedo molto molto spesso! grazie per il tuo commento, davvero..
EliminaIo mi chiamo Cecilia, proprio come te, e ho il tuo stesso amore per la lettura, per la filosofia, per le parole.
RispondiEliminaE capisco tanto di quello che scrivi, anche se con il cibo, per fortuna, ho un buon rapporto, salvo il mangiare per noia o per frustrazione, ogni tanto.
Però, ecco, io ti capisco, un po'. Capisco la tua rabbia, la tua tristezza, il tuo disperato tentativo di porti degli obiettivi, che forse possono essere
sbagliati o inappropriati, per te, per uscire da una situazione che non riesci a sopportare. Però c'è anche dell'altro, nella tua vita; ci sono i libri,
le parole, la poesia, la tua amica che devi aiutare, e questo, già di per sé, ti rende meravigliosa.
Spero che quest'estate ti porti qualcosa di bello, di positivo, di luminoso. Forse le mie parole traboccano di ingenuità, non lo so, ma vorrei starti vicina,
e vorrei che tu riuscissi ad amarti un po' di più, ecco, anche se detto così suona molto zuccheroso e melenso.
Ti abbraccio forte, spero che la tua amica ce la faccia ad essere promossa, e spero che gli ultimi giorni di scuola siano andati bene per entrambe
Minerva
sì, avevo commentato il tuo blog, abbiamo lo stesso nome!:)
EliminaE' bello essere capite, ed hai esattamente centrato il punto: mi ponto obiettivi per creare nuove situazioni che posso dire di avere scelto, di fronte a tante altre che mi piombano addosso. Sto cercando di colmare questi vuoti con quell "Altro", ma quando non ci riesco è parecchio frustrante... quando mi accorgo tristemente e furiosamente che il mio cervello NON BASTA...
in questo momento vorrei discutere di letteratura con te, non essere così dannatamente senza contenuti per discutere con te
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