Se non scrivo impazzisco.
Il mio professore di filosofia morale dice che una persona inizia a scrivere quando il suo discorso interiore diventa troppo lungo e in testa non ci sta più, ed è come se sentisse l'esigenza di continuarlo sulla carta.
Mi piace questa immagine, come quando scrivi tanto tutto su una riga e poi continui sul tavolo quando il foglio non basta più.
La noia, di Alberto Moravia, riporta un passo, all'inizio del libro, in cui il protagonista riflette sulla sua condizione di Noia, di non comunicazione tra lui e gli oggetti che lo circondano, e lo riconduce al suo essere ricco.
Ecco quando ho iniziato a leggere quel passo mi sono messa a piangere, l'ho letto riletto e riletto ancora e mi sono chiesta come fosse possibile che in quel libro ci fossi io così prepotentemente presente in ogni pagina, nella storia del possesso, nella storia del fallimento, nella storia dell'attaccamento morboso a Cecilia Rinaldi, nella pittura, nella tela stracciata, nel tentativo di suicidio e sì, nella causa scatenante di tutto, la ricchezza.
E oggi penso più che mai a quel libro straordinario, ci penso quando mia madre mi dice che oggi non possiamo fare la spesa perché papà si è arrabbiato domenica scorsa che abbiamo speso troppo.
Domenica scorsa abbiamo speso troppo, abbiamo comprato detersivi, cibo, frutta, verdura, formaggio.
Abbiamo speso 80€ domenica scorsa.
Per la settimana. Per tutta la settimana, comprese tinture e detersivi.
Sapete che compriamo le pizze surgelate perché ordinarle costa troppo e almeno quelle surgelate sono 3 per confezione e costano 4€?
Lo sapete che facciamo veramente questo?
Sapete che veramente mio padre ha tolto il bancomat a mia madre? Forse già ve lo avevo detto.
Ora io non so quanto una famiglia debba spendere al mese di cibo; l'unica cosa che so è che mio padre l'ultima volta con quella spesa da 80€ ha infuriato, si chiede come sia possibile che non ci facciamo bastare i soldi ogni volta.
Non andiamo mai dal parrucchiere perché lui non vuole, mia mamma taglia in casa i capelli a me e mia sorella da sempre; non andiamo dall'estetista perché mio padre non vuole, ci depiliamo in casa, io non sono mai stata da un'estetista e non so nemmeno cosa si faccia.
Non abbiamo la donna delle pulizie, mi sembrava ovvio questo, invece non lo è perché praticamente tutti hanno una persona che venga a pulire casa, non che questo mi pesi ma è funzionale al discorso che voglio fare, insomma non abbiamo la donna delle pulizie perché sarebbe una spesa in più; non siamo mai andati in vacanza da nessuna parte, se non in Campania da mia nonna: non ho mai visto una città straniera se non con la scuola, e non ho mai visto una città Italiana se non con il mio ragazzo ultimamente (Firenze regalato dagli amici al compleanno).
I miei non hanno fatto il viaggio di nozze perché costava troppo, e poi non hanno mai più fatto un viaggio insieme perché costa troppo.
Parigi è stato un regalo di maturità assolutamente inaspettato, tutti quei soldi per un viaggio per me??
Considerando che le spese tipo pranzi e cene le ho pagate con i soldi delle borse di studio, perché i miei più di 400 tra viaggio e albergo non li avrebbero potuti sborsare.
Due settimane fa è venuto il pittore a pitturare due pareti (perché le pareti le ha sempre imbiancate mia mamma che ora non può più perché si è rovinata la spalla e non può fare sforzi) e ci è costato 150€. Mio padre!! Si è incazzato con mia madre, ha detto che la prossima volta le deve pitturare lei e infatti faremo così, e camera mia devo in qualche modo pitturarmela io oppure chiamiamo mia zia.
Quindi oggi non faremo la spesa, dopo una settimana che non la facciamo, e mangiamo finocchi cotti (abbiamo una marea di finocchi) e delle mozzarelle, e così stasera perché mia madre congela la verdura e poi la sera la fa perché mica possiamo andare a comprarla ogni volta!
E qui sta l'altra faccia della medaglia: la ricchezza di cui parla Alberto Moravia, quella ricchezza nauseante di cui vi avevo parlato, la Ferrari di mio padre (vi avevo detto? Mio padre ha una Ferrari!!), la villa in cui ora viviamo, i mobili da 1000€ che compriamo ogni mese che riempiono la casa in modo disgustoso, lo stemma della Ferrari che mio padre ha comprato in Internet (200€ di stemma della Ferrari pure non originale), i tappetini della Ferrari che mio padre ha comprato in internet (300€ di tappetini della Ferrari) e questa benedetta Ferrari non la usa MAI ovviamente, perché si vergogna, perché se tutti sapessero che abbiamo una Ferrari mica potremmo fare poi i pezzenti in giro comprando solo la pasta perché costa poco?? Mica posso andare in giro con gli stessi vestiti che mi ha regalato Matteo da due anni? Cosa penserebbe la gente se sapesse che abbiamo una Ferrari in un garage in centro che mio padre ha comprato??
Eh sì, perché come vi avevo accennato abbiamo comprato pure due garage nel centro della nostra città, 20 mila euro di garage INUTILIZZATI naturalmente, di cui uno per tenere a marcire la Ferrari.
E sapete poi? Mio padre sta cercando in Internet una BMW, perché giustamente 4 macchine non bastano (2 qui e 2 giù in Campania), ce ne vuole una quinta, una BMW che costerà sicuramente una botta di soldi.
A me tutto questo fa VOMITARE, ed è uno dei motivi per cui io NON PRENDERO' MAI LA PATENTE finché vivo con i miei, un po' per la paura, un po' perché io odio tutto questo, odio dipendere ancor più da loro, detesto non poter offrire MAI il cinema al mio ragazzo perché mi danno 10€ massimo per uscire, odio odio odio tutto questo.
Odio il dovermi sentire in colpa se mi si bucano i leggins e me ne serve un paio nuovo perché ormai metto solo quelli, e doverli chiedere a mio padre, e così lo dico al mio ragazzo e me li compra lui.
Gli ultimi regali al mio ragazzo li ho fatti con le SANTE borse di studio che mi sono guadagnata in tutti questi anni che sono duemila euro anche se mi dispiace così tanto doverli usare per queste cose, per i libri dell'università che ormai mi ordino con i miei soldi per non chiederli a mio padre che l'altra sera si è incazzato quando mi serviva il libro di Leibniz che costava 29€, e che infine mi sono comprata io, mi dispiace perché come sapete mi piacerebbe farci un viaggio, io non ne posso più e non riesco più nemmeno a sentirlo parlare di un monolocale che vuole comprare in Centro a Torino, non si sa bene per fare cosa, non ne posso più tutto questo puzza di falso, di ipocrita, di schifo.
ODIO questo, lo odio lo odio lo odio e odio pesare 64,5 chili ANCORA, che rabbia, che rabbia! Mi sono naturalmente abbuffata due volte da quando ho scritto l'ultimo post, naturalmente mi sono bloccata nel dimagrire, naturalmente ODIO tutto questo non dimagrire e odio mia madre che urla sempre e che ci zittisce qualsiasi cosa diciamo io non ho più niente da dire.....
“Il vero sciocco, colui che gli dei deridono e distruggono, è quello che non conosce se stesso. Io lo fui per troppo tempo. Tu anche lo fosti per troppo tempo. Non esserlo più. Non aver timore. Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che è vissuto fino in fondo è giusto.” De Profundis, Oscar Wilde. Sono una lettrice, amo la filosofia e la letteratura, ma odio il mio corpo. 1.60x57 kg. Sono prigioniera: di me stessa, del cibo, delle mie ossessioni. Malata di una malattia che non esiste.
domenica 21 febbraio 2016
lunedì 15 febbraio 2016
Quaresima: tempo di rinuncia
Farò un post brevissimo perché mi rendo conto che sarebbe pesantissimo da leggere.
Volevo annunciarvi che, visto che per la Quaresima ai bimbi dell'oratorio abbiamo proposto di fare una piccola rinuncia (del tipo mangiare meno patatine ecc), ho deciso di farla anche io.
Mi rendo conto di essere molto blasfema, perché in realtà la mia non è affatto una rinuncia, bensì una vendetta.
Il mio fioretto, chiamiamolo così, è di non fare più niente con il mio ragazzo per i prossimi 40 giorni.
Niente inteso come niente preliminari, niente toccatine, niente sesso, nada nada nada.
Nel momento in cui gliel'ho proposto non l'ha presa bene, ha detto che non capiva cosa ci fosse dietro, mentre io mi sono sentita bene, sollevata; sono STANCA di non sentirmi desiderata abbastanza da lui, stanca di vederlo eccitato solo quando siamo soli e a lui va, e l'idea mi è venuta sabato sera quando, guardando Sanremo con i miei e lui accanto a me che preparava un esame, lo fissavo innamorata da dieci minuti filati, lo fissavo negli occhi bellissimi e lui mi fa scocciato:
"Sì ma guarda anche un po' Sanremo però..."
Non volevo credere alle mie orecchie: seriamente mi ha detto di smettere di guardare lui e guardare Sanremo?
Ma solitamente non è il contrario?
Solitamente non si dice "Staccati un po' da cellulare/televisione e guarda un po' me"?
Ma il mio ragazzo va al contrario in tutto, lui è controcorrente.
Peccato perché per un periodo mi era sembrato andasse meglio.
Magari con questo nuovo proposito mi scollerò un po' da lui, smetterò di desiderarlo perché mi sarà vietato e magari sveglierò in lui l'interesse che non mostra nei miei confronti.
Sono un genio ah ah ah.
Vi farò sapere se distruggerò la mia storia fino ad ora durata tre anni, oppure se raggiungerò il mio obiettivo che non so quale sia perché non mi accontenterò mai mai mai.
Volevo annunciarvi che, visto che per la Quaresima ai bimbi dell'oratorio abbiamo proposto di fare una piccola rinuncia (del tipo mangiare meno patatine ecc), ho deciso di farla anche io.
Mi rendo conto di essere molto blasfema, perché in realtà la mia non è affatto una rinuncia, bensì una vendetta.
Il mio fioretto, chiamiamolo così, è di non fare più niente con il mio ragazzo per i prossimi 40 giorni.
Niente inteso come niente preliminari, niente toccatine, niente sesso, nada nada nada.
Nel momento in cui gliel'ho proposto non l'ha presa bene, ha detto che non capiva cosa ci fosse dietro, mentre io mi sono sentita bene, sollevata; sono STANCA di non sentirmi desiderata abbastanza da lui, stanca di vederlo eccitato solo quando siamo soli e a lui va, e l'idea mi è venuta sabato sera quando, guardando Sanremo con i miei e lui accanto a me che preparava un esame, lo fissavo innamorata da dieci minuti filati, lo fissavo negli occhi bellissimi e lui mi fa scocciato:
"Sì ma guarda anche un po' Sanremo però..."
Non volevo credere alle mie orecchie: seriamente mi ha detto di smettere di guardare lui e guardare Sanremo?
Ma solitamente non è il contrario?
Solitamente non si dice "Staccati un po' da cellulare/televisione e guarda un po' me"?
Ma il mio ragazzo va al contrario in tutto, lui è controcorrente.
Peccato perché per un periodo mi era sembrato andasse meglio.
Magari con questo nuovo proposito mi scollerò un po' da lui, smetterò di desiderarlo perché mi sarà vietato e magari sveglierò in lui l'interesse che non mostra nei miei confronti.
Sono un genio ah ah ah.
Vi farò sapere se distruggerò la mia storia fino ad ora durata tre anni, oppure se raggiungerò il mio obiettivo che non so quale sia perché non mi accontenterò mai mai mai.
giovedì 4 febbraio 2016
Peso
Mi chiamo Sybil,
e questa mattina pesavo 64.7.
Continuo a dimagrire e spero di arrivare presto al 64 tondo, che è il peso di luglio, il peso decente che mi inserisce per lo meno nella fascia del normopeso.
Mi chiamo Sybil, continuo a dimagrire lentamente, vado a correre 4 volte a settimana da un mese, lunedì ho un esame e l'unica cosa che davvero mi interessa è essere magra.
Controllare il cibo.
Controllo controllo controllo.
Mi chiamo Sybil e questa sera ho litigato ferocemente con il mio adorabile ragazzo che è sempre più anaffettivo, ma sempre più paziente, dolce, sorprendente.
Mi riempie di sorprese, dà passaggi a mia sorella in continuazione con il sorriso, non fa mai pesare niente a nessuno, ha sempre idee ed è l'entusiasmo fatto persona.
Poi però io esagero con le coccole, cerco continuamente di dargli baci, cerco abbracci, cerco amore, e qui inizia la crisi profonda: rovino tutto.
Litighiamo e lui mi urla che "sono sempre lì a baciarlo e non ne può più" e che "sono morbosa con il mio affetto"
Oh ragazze non sarei così arrabbiata se non avesse ragione.
Quanto ha ragione.
Mi aggrappo a lui come non ho mai fatto in tutto questo tempo e credo sia perché non mi abbuffo da un mese esatto.
Non avevo mai resistito tutto questo tempo, MAI.
Più di un mese senza abbuffarmi, senza ingozzarmi di cibo, non era mai successo negli ultimi ormai 4 anni.
MAI.
Quando mi abbuffo sono molto distaccata con il mio ragazzo e va tutto a gonfie vele: il cibo mi consola, sentire i sapori così anestetizzanti, la pancia esplodere - cose che talvolta mi impediscono addirittura di vedere il mio ragazzo per giorni per la vergogna! - il cibo riempie tutto mi distrae.
Sapere di poter vomitare e ricominciare tutto finché non mi viene sonno è così dolce..
Ora è un mese intero che non ho tutto questo.
Non perdo il controllo nemmeno un pomeriggio, non ho attimi di debolezza in cui magari mangio qualcosa che non dovrei, come mi è SEMPRE successo.
Un mese perfetto, pulito, spaventoso.
E questo mi lascia spiazzata.
Questi giorni sono stati instabili: Riccardo è morto, ho guardato la sua bara senza piangere, ho cantato con alcuni miei compagni per animare il funerale, poi abbiamo lanciato in aria dei palloncini bianchi.
Tutto cercando di non pensare che lui è morto.
Gli ho mandato diversi messaggi al cellulare, non mi ha ancora risposto.
Ho così tanta tristezza e rabbia che non so proprio dove sfogarla, così mi sento sola e devo dimagrire, continuo a mangiare controllato, regolare,
Erano mesi che non ero tanto ossessionata. Conto le calorie di tutto, peso ogni cosa che mangio ed io non lo facevo mai.
Questa lite con il mio ragazzo questa sera mi ha fatto riflettere moltissimo.
Basta, basta assillarlo cercando carezze, coccole, baci, queste stronzate da bambini.
Sì perché lui mi ha detto che "sembro una bambina".
Che "facciamo discussioni da bambini".
Oh ragazze non sarei così arrabbiata se non avesse ragione.
Mi comporto come una bambina. Voglio le coccole ma non le coccole sexy che potete immaginare, non solo: io cerco le coccole di un papà, le coccole quelle dei bacini sul collo e delle carezze sulla fronte.
Sono ossessionata e SO che succede perché non mi abbuffo da tanto, troppo tempo.
Le altre volte che resistevo per lo meno a volte esageravo ma non continuavo a strafogarmi: questa volta no, non esco fuori dagli schemi e non tocco cibo né fuori pasto, né durante che non sia programmato, pesato, calcolato.
Devo compensare questa mancanza di cibo con le coccole, non so perché.
Oggi ho pesato una spinacina, cosa che per voi sarà normale ma che io non avevo mai fatto.
Ieri ho pesato un mela, le mandorle, poi il condimento della pasta integrale.
Poi ho contato i tubetti di pasta integrale che ho mangiato.
45 tubetti.
Li contavo con le dita tirandoli fuori dal piatto e combinando un casino sulla tovaglia.
Ma DOVEVO contarli. Si sono raffreddati e li ho poi riscaldati una volta accertatami che erano 45.
Io comunque sono ancora un bisonte di 64,7 kg, sebbene abbia perso quasi un altro kg e mezzo.
Così oggi sono andata a fare la spesa con mia mamma ed ho comprato dei nuovi biscotti (consigliatimi da Kiki *.*) e non penso ad altro che a provarli domani mattina.
Leggeri, con la solita spremuta e poi via di corsa.
Io sono sicura che in quei biscotti e in quella bilancia giù, in bagno, in quei numeri che voglio solo vedere più bassi, c'è l'amore, da qualche parte.
So che è un'altalena: se non ricevo amore dalle abbuffate, figuriamoci dal dimagrimento.
Però i 50 kg mi sembrano sempre più vicini, non vedo l'ora di vederli.
Non vedo l'ora di mangiare i biscotti e sapere quante calorie ha ciascuno, mi si illuminano gli occhi.
In mezzo al dolore devastante per la morte di Riccardo, all'anaffettività del mio ragazzo colmata con milioni di regali e bellissimi pensieri, io mi concentro più che posso sul cibo.
Non devo abbuffarmi, non voglio farlo assolutamente.
Voglio solo perdere peso. Andare a correre domani.
Pesarmi.
Ho anche fatto un collage con le mie foto, perché mi fotografo quotidianamente, con confronto prima-dopo (che ovviamente Kiki si sorbisce - scusami ti prego ...) e mi fa sognare il pensiero di poter confrontare un domani quelle foto con altre in cui sono sottile, leggera... lontana...
Io so che in quel pacco di biscotti c'è l'amore che cerco, so che l'amore è nel peso che scende.
Devo smettere di cercare coccoline e bacetti come se avessi 3 anni.
Con il ragazzo al massimo si fa sesso senza parlare, poi magari ci si fa regali, si viaggia; le coccole sono per la fase iniziale della vita, Sybil.
Quelle di cui parla Freud, ricordi?
Non certo a 20 anni.
Non posso ridurmi a 20 anni a cercare un papà/una mamma/coccole e baci in un uomo di 22.
Mi devo svegliare.
Io so che quello che mi manca è su quella bilancia, domani.
O meglio: so che non è lì, ma so che lì è l'unico posto in cui lo possa cercare.
Scusate i post tutti uguali e grazie per commentarli sempre, ma vi capisco se non lo fate. E' solo una grande lagna, ma scrivo per fare ordine e ricordarmi cosa penso.
Scriverò presto aggiornamenti sul peso.
e questa mattina pesavo 64.7.
Continuo a dimagrire e spero di arrivare presto al 64 tondo, che è il peso di luglio, il peso decente che mi inserisce per lo meno nella fascia del normopeso.
Mi chiamo Sybil, continuo a dimagrire lentamente, vado a correre 4 volte a settimana da un mese, lunedì ho un esame e l'unica cosa che davvero mi interessa è essere magra.
Controllare il cibo.
Controllo controllo controllo.
Mi chiamo Sybil e questa sera ho litigato ferocemente con il mio adorabile ragazzo che è sempre più anaffettivo, ma sempre più paziente, dolce, sorprendente.
Mi riempie di sorprese, dà passaggi a mia sorella in continuazione con il sorriso, non fa mai pesare niente a nessuno, ha sempre idee ed è l'entusiasmo fatto persona.
Poi però io esagero con le coccole, cerco continuamente di dargli baci, cerco abbracci, cerco amore, e qui inizia la crisi profonda: rovino tutto.
Litighiamo e lui mi urla che "sono sempre lì a baciarlo e non ne può più" e che "sono morbosa con il mio affetto"
Oh ragazze non sarei così arrabbiata se non avesse ragione.
Quanto ha ragione.
Mi aggrappo a lui come non ho mai fatto in tutto questo tempo e credo sia perché non mi abbuffo da un mese esatto.
Non avevo mai resistito tutto questo tempo, MAI.
Più di un mese senza abbuffarmi, senza ingozzarmi di cibo, non era mai successo negli ultimi ormai 4 anni.
MAI.
Quando mi abbuffo sono molto distaccata con il mio ragazzo e va tutto a gonfie vele: il cibo mi consola, sentire i sapori così anestetizzanti, la pancia esplodere - cose che talvolta mi impediscono addirittura di vedere il mio ragazzo per giorni per la vergogna! - il cibo riempie tutto mi distrae.
Sapere di poter vomitare e ricominciare tutto finché non mi viene sonno è così dolce..
Ora è un mese intero che non ho tutto questo.
Non perdo il controllo nemmeno un pomeriggio, non ho attimi di debolezza in cui magari mangio qualcosa che non dovrei, come mi è SEMPRE successo.
Un mese perfetto, pulito, spaventoso.
E questo mi lascia spiazzata.
Questi giorni sono stati instabili: Riccardo è morto, ho guardato la sua bara senza piangere, ho cantato con alcuni miei compagni per animare il funerale, poi abbiamo lanciato in aria dei palloncini bianchi.
Tutto cercando di non pensare che lui è morto.
Gli ho mandato diversi messaggi al cellulare, non mi ha ancora risposto.
Ho così tanta tristezza e rabbia che non so proprio dove sfogarla, così mi sento sola e devo dimagrire, continuo a mangiare controllato, regolare,
Erano mesi che non ero tanto ossessionata. Conto le calorie di tutto, peso ogni cosa che mangio ed io non lo facevo mai.
Questa lite con il mio ragazzo questa sera mi ha fatto riflettere moltissimo.
Basta, basta assillarlo cercando carezze, coccole, baci, queste stronzate da bambini.
Sì perché lui mi ha detto che "sembro una bambina".
Che "facciamo discussioni da bambini".
Oh ragazze non sarei così arrabbiata se non avesse ragione.
Mi comporto come una bambina. Voglio le coccole ma non le coccole sexy che potete immaginare, non solo: io cerco le coccole di un papà, le coccole quelle dei bacini sul collo e delle carezze sulla fronte.
Sono ossessionata e SO che succede perché non mi abbuffo da tanto, troppo tempo.
Le altre volte che resistevo per lo meno a volte esageravo ma non continuavo a strafogarmi: questa volta no, non esco fuori dagli schemi e non tocco cibo né fuori pasto, né durante che non sia programmato, pesato, calcolato.
Devo compensare questa mancanza di cibo con le coccole, non so perché.
Oggi ho pesato una spinacina, cosa che per voi sarà normale ma che io non avevo mai fatto.
Ieri ho pesato un mela, le mandorle, poi il condimento della pasta integrale.
Poi ho contato i tubetti di pasta integrale che ho mangiato.
45 tubetti.
Li contavo con le dita tirandoli fuori dal piatto e combinando un casino sulla tovaglia.
Ma DOVEVO contarli. Si sono raffreddati e li ho poi riscaldati una volta accertatami che erano 45.
Io comunque sono ancora un bisonte di 64,7 kg, sebbene abbia perso quasi un altro kg e mezzo.
Così oggi sono andata a fare la spesa con mia mamma ed ho comprato dei nuovi biscotti (consigliatimi da Kiki *.*) e non penso ad altro che a provarli domani mattina.
Leggeri, con la solita spremuta e poi via di corsa.
Io sono sicura che in quei biscotti e in quella bilancia giù, in bagno, in quei numeri che voglio solo vedere più bassi, c'è l'amore, da qualche parte.
So che è un'altalena: se non ricevo amore dalle abbuffate, figuriamoci dal dimagrimento.
Però i 50 kg mi sembrano sempre più vicini, non vedo l'ora di vederli.
Non vedo l'ora di mangiare i biscotti e sapere quante calorie ha ciascuno, mi si illuminano gli occhi.
In mezzo al dolore devastante per la morte di Riccardo, all'anaffettività del mio ragazzo colmata con milioni di regali e bellissimi pensieri, io mi concentro più che posso sul cibo.
Non devo abbuffarmi, non voglio farlo assolutamente.
Voglio solo perdere peso. Andare a correre domani.
Pesarmi.
Ho anche fatto un collage con le mie foto, perché mi fotografo quotidianamente, con confronto prima-dopo (che ovviamente Kiki si sorbisce - scusami ti prego ...) e mi fa sognare il pensiero di poter confrontare un domani quelle foto con altre in cui sono sottile, leggera... lontana...
Io so che in quel pacco di biscotti c'è l'amore che cerco, so che l'amore è nel peso che scende.
Devo smettere di cercare coccoline e bacetti come se avessi 3 anni.
Con il ragazzo al massimo si fa sesso senza parlare, poi magari ci si fa regali, si viaggia; le coccole sono per la fase iniziale della vita, Sybil.
Quelle di cui parla Freud, ricordi?
Non certo a 20 anni.
Non posso ridurmi a 20 anni a cercare un papà/una mamma/coccole e baci in un uomo di 22.
Mi devo svegliare.
Io so che quello che mi manca è su quella bilancia, domani.
O meglio: so che non è lì, ma so che lì è l'unico posto in cui lo possa cercare.
Scusate i post tutti uguali e grazie per commentarli sempre, ma vi capisco se non lo fate. E' solo una grande lagna, ma scrivo per fare ordine e ricordarmi cosa penso.
Scriverò presto aggiornamenti sul peso.
martedì 2 febbraio 2016
E' morto.
Lui è morto.
Mi sono svegliata questa mattina e ho trovato un messaggio che la mia professoressa del liceo mi ha inviato questa notte: Riki è un angelo.
Ho pianto solo in quel momento, per quindici secondi.
Sono corsa giù per le scale ed ho urlato a mia mamma: Riccardo è morto.
E lei si è messa a piangere ed ha vomitato.
Io poi ho smesso di piangere.
Mi sono seduta sul divano, con le mani davanti alla faccia a coprirmi gli occhi. Senza lacrime, senza tristezza, così, sul divano, con i gomiti sulle ginocchia e le mani sulla faccia e sugli occhi.
Mi sono concentrata.
Poi è arrivato il mio ragazzo, ci siamo abbracciati e siamo andati a correre.
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
Mi sono svegliata questa mattina e ho trovato un messaggio che la mia professoressa del liceo mi ha inviato questa notte: Riki è un angelo.
Ho pianto solo in quel momento, per quindici secondi.
Sono corsa giù per le scale ed ho urlato a mia mamma: Riccardo è morto.
E lei si è messa a piangere ed ha vomitato.
Io poi ho smesso di piangere.
Mi sono seduta sul divano, con le mani davanti alla faccia a coprirmi gli occhi. Senza lacrime, senza tristezza, così, sul divano, con i gomiti sulle ginocchia e le mani sulla faccia e sugli occhi.
Mi sono concentrata.
Poi è arrivato il mio ragazzo, ci siamo abbracciati e siamo andati a correre.
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
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