lunedì 3 agosto 2015

IO NON MI PESO.

Sono tornata da Parigi oggi: siamo stati con il mio ragazzo cinque giorni in quella città magica, lontani dal caldo afoso di Torino e lontani dagli italiani e dalla gente che capisce quello che dici, sebbene superficialmente.
Inutile dire che sono stata BENE: mi sono accorta di quanto la mia famiglia influisca sulle mie giornate: i problemi dei miei, le urla, i loro litigi e mia mamma che nemmeno aspetta mio padre per cenare la sera, lui che arriva e abbiamo già finito, il suo disinteresse, lui che tratta male mia mamma … insomma, l’unica persona che mi è seriamente mancata è stata mia sorella.
Ho per la prima volta condiviso con il mio ragazzo la quotidianità, finalmente ho dormito insieme a lui, l’ho abbracciato, ho sentito il suo profumo, ci siamo amati tanto e abbiamo parlato, organizzato giornate, riso, e mi sono accorta di quanto cazzo io mi dimentichi SEMPRE che ho un ragazzo come lui.
L’ho detto più volte e lo dico a tutti che io ho un ragazzo meraviglioso, io che mi lamento di tutto, io che sempre potrei avere di più, io che sono sempre in cerca di altro, mi ero letteralmente dimenticata di quanto lui fosse fantastico..

Spesso io e il mio ragazzo facciamo un discorso molto triste, perché a me viene sempre in mente: improvvisamente, mentre mi abbraccia e fa il cretino (perché sì, il mio ragazzo mi fa MORIRE dal ridere, è estremamente simpatico per me), io lo guardo negli occhi e immagino la mia vita se lui dovesse morire.
Lo so, è un pensiero assurdo, ma io inizio a piangere e gli dico che se mai lui dovesse morire io pregherei il cielo per poter avere altri cinque minuti con lui, solo per guardarlo, solo per sfiorargli le labbra, solo per accarezzarlo e per sentirlo respirare …Ho tanta paura di darlo per scontato, lui mi ama tantissimo e mi guarda con degli occhi… con degli occhi! Lui mi trova seriamente bella, anche se io lo accuso di amare le ciccione per spiegare questa attrazione che prova nei miei confronti; lui mi trova dolce anche se sono isterica il più delle volte, lui si arrabbia e quando si arrabbia io ho paura che si stanchi di me ma lui non si stanca mai ed io a volte sono così DISPIACIUTA di stare male, mi sento in colpa, mi sento in colpa quando ho una voglia di uccidermi così forte, mi sento in colpa perché io sono innamorata di lui, perché lui pensa a tutto, perché non dice niente se io mangio pomodori carote e hamburger ed il giorno dopo mi sfondo di pane e olio e biscotti.
Questi cinque giorni sono stati diversi.
Eravamo io e lui, le nostre abitudini, il metterci d’accordo su tutto, il condividere intimità e svegliarci allo stesso orario..
Abbiamo visitato il Louvre gratis, abbiamo visitato il Museo D’Orsay, il Centre Pompidou, visto i quadri di van Gogh, Picasso, Monet, Delacroix,  Matisse, Dalì…
Abbiamo fatto il giro sulla ruota panoramica, abbiamo giocato a carte nei giardini di Luxenbourg, abbiamo camminato per gli Champs Elysees, sotto l’arco di trionfo, abbiamo visto Notre Dame di giorno e di sera, siamo stati sul battello facendo il giro sulla Senna.. Siamo stati sotto la Tour Eiffel illuminata ma, soprattutto, abbiamo MANGIATO.
Abbiamo mangiato pane fritto con patatine fritte e verdura, abbiamo comprato vino e schifezze e ci siamo ubriacati in camera mangiando orsetti e Saikebon, patatine; abbiamo assaggiato la fonduta, la raclette, l’omelette, la crepe, abbiamo camminato per ore… il dolore è iniziato il penultimo giorno, quando mi sono (stranamente, direi!) sentita grassa, gonfia, orribile, e sono visibilmente e sicuramente molto ingrassata.

Lui mi ama lo stesso. Ama le mie forme, ama il mio corpo, ama i miei capelli che si sono allungati, mi ama anche se sono grassa.
Prima di partire, come Kiki sa (e ne approfitto per dire che è meravigliosa anche se suona banale, ma è meravigliosa), ho comprato la bilancia per pesare i bagagli.
Non mi dilungherò su quanto sia stato difficile decidere di pesarmi, non sottolineerò il fatto che sia stato strano, dopo tanti anni, riavere in casa una bilancia, insomma, ragazze, infine sono salita su quel malefico attrezzo ed il verdetto è stato: 64.
Un peso abbastanza insignificante. La prima cosa che ho pensato è stata “devo aggiornare il blog, sulla pagina, sotto il titolo, dico di pesare 57 chili” (ed infatti un anno fa era così); la seconda è stata “sono forse dimagrita da quei 65 sulla bilancia del mio amico? O quella sera NON erano 65?”; la terza è stata “è tardo pomeriggio, peserò di meno”.
Ma la mattina dopo, prima di partire, mi sono ripesata.
63.9, quindi immagino che 64 sia il mio peso.
Dovrei dire sia stato, perché non ho assolutamente il coraggio di pesarmi, adesso. Credo di sfiorare i 70, e non sono pronta assolutamente.
Oramai sapere di pesare così tanto non mi tocca quasi più, io credo di essermi abituata. In fondo, mi dico, l’unica testimone della mia precedente estrema magrezza sono io.
Per gli altri io sono Cecilia la cicciona. A parte qualche compagno delle medie e qualche stronza che mi palpa le tette per sentire se sono vere, nessuno mi ricorda magra.
Ho scoperto, sapete, che chi non ha un dca non si accorge facilmente se le persone ingrassano o no.
Io… oh ragazze, IO! Io noto ogni minima variazione di peso di tutti, tutti: mi accorgo se qualcuno ingrassa, se dimagrisce, ricordo come era prima, sono talmente malata da scaricare (come Kiki sa) le foto delle mie amiche che sono dimagrite sul cellulare e guardarle e riguardarle e guardarle ancora. Così, tanto per ricordarmi quanto sono merda e quanto i ruoli si siano invertiti: una volta quelle ragazze mi dicevano “non è giusto che tu sia così magra”.
Non sono mai stata uno scheletro, però avevo un corpicino che ora vedo probabilmente in miniatura, ma che certo non era questo corpo qui, quello di adesso.

Comunque, ho divagato, Parigi è stata un’esperienza meravigliosa, tanto che appena ho rimesso piede in casa mia senza il mio ragazzo mi è piombata addosso una malinconia, una tristezza, un dolore… E domani, anche se non è lunedì, riprendo la mia dieta, sì, proprio quella che si prolunga da sei anni, lei, la DIETA.
Forse domattina mi peso, probabile che io scriva un post in cui comunico solo il numero, perché ho pensato che così quando tornerò dal mare potrò assicurarmi di essere dimagrita un po’ di più.
Eppure ogni estate dico così, ed ogni estate ingrasso. Ricordate la scorsa estate, in cui vi avevo detto di pesare 58? Ecco, ora quel peso è un miraggio. Se vedessi 58 sverrei dalla gioia, invece a quel peso vomitavo come una dannata e piangevo e mi ubriacavo e vomitavo e fumavo e vomitavo.
Mi manca l’indipendenza, mi manca dormire con il mio uomo, mi manca essere coccolata, mi manca organizzarmi senza sentire la voce dei miei, mi manca ubriacarmi con lui e mangiare schifezze e ridere facendo la spesa e confrontare il nostro carrello con quello degli altri, orsetti e biscotti con patatine vs zucchine e peperoni.
Mi manca sederci nella piazza di Montmartre, dove era il nostro Hotel, e bere il vino bianco a mezzanotte.
Mi manca tanto pagare con le MIE borse di studio, sentire quei pochi soldini MIEI per togliermi i piccoli sfizi, mi manca tanto ridere e fare foto stupide con il mio amore.
Mi manca insultare la gente in metro perché tanto sono tutti stranieri, mi manca dire “coglione muoviti a scendere dalla metro” a quello davanti perché tanto questo parla cinese, e mi manca il mio ragazzo che dice “Questo scemo sembra il cameriere di prima” ad uno che poverino sta solo seduto sulla panchina, che tanto non capisce niente.
Mi sono accorta di quanto sia importante parlare la stessa lingua (ho fatto gite scolastiche, non era la prima volta che stavo all’estero, però io sono diversa), però soprattutto mi sono accorta di quanto non sia infine così importante. Non mi sono sentita sola in mezzo agli altri perché tanto non mi capivano, e non mi arrabbiavo se ero incompresa, perché sentivo una rassicurante incomprensione superficiale, niente a che vedere con quella profonda che mi ritrovo nel petto in mezzo ai miei amici italiani.

Domani, comunque, io, famiglia, mio ragazzo, mia sorella partiamo per il mare da mia nonna, la Campania di cui vi parlo da quando ho aperto il blog. Questa volta lui rimane, forse pure tutto il mese, questa volta io voglio seriamente dimagrire e voglio seriamente stare bene.
Questa volta il costume dell’anno scorso non mi entra e voglio proprio vedere come farò, questa volta, come tutte le volte, sarà diverso; questa volta sarò sempre io, ma questa volta avrò capito, me lo sento, che la mia vita è unica.
Starò lontana dall’ipocrisia, da chi mi esclude, da chi non mi capisce.. starò lontana dal solito mondo e forse mi chiarirò le idee, e forse scriverò qualche post o forse no, forse ci risentiremo a settembre.
In ogni caso io metto il costume in valigia: questa volta sono seriamente curiosa di vedere come farò ad indossarlo e come farò a non vergognarmi. La mia vita è un mistero, e probabilmente la prossima estate peserò 80 chili.
Allora perché non vedermi bella adesso?

PS: ANDATE A PARIGI, è assolutamente bellissima!

6 commenti:

  1. È inutile, ogni cosa che scrivi è incredibilmente bella e mi emoziona tantissimo.
    Sono davvero felice di aver vissuto questa esperienza insieme a te in un certo senso, mi sono sentita proprio partecipe di questa esperienza stupenda, e leggere queste parole mi riempie di gioia, perché io speravo proprio provassi tutto questo.
    Quando parli del tuo ragazzo si vede tantissimo quanto lo ami e quanto lui ami te; e a leggere quelle parole sei riuscita a farmi venire gli occhi lucidi!
    Sai già tutto, ma dovevo commentare per forza perché questo è il post più BELLO che tu abbia mai scritto probabilmente, sono tutti bellissimi, ma qui davvero si sente cosa provi, qui c'è Cecilia, non c'è la Cecilia completamente dominata dalla malattia, qui c'è Cecilia che vive, che prova emozioni, che sorride, che si diverte, che ama.
    Sulla parte delle foto ho fatto un sorriso perché mi emoziona sempre tantissimo condividere tutto con te, come sai siamo uguali! E finalmente ho trovato qualcuno con cui condividere le mie pazzie!
    Sai cosa devi fare al mare, sai tutto, devi ripetere la stessa esperienza di Parigi, ma devi lasciare a casa quelle preoccupazioni e quella tristezza, non sarai in quella casa che ti angoscia, ti aspetta solo tanto meritato divertimento e felicità, e poi hai il tuo ragazzo!
    E ovviamente ci sono io con te, sai già che affronteremo tutto insieme, come sempre!
    Questo post è meraviglioso, tu lo sei.
    ❤️

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  2. Ciao sono contenta che a Parigi sei stata bene, ti auguro di mantenere il tuo punto fermo di dimagrire,se lo desideri e ti auguro di divertiti questa estate al mare.

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  3. Che bello leggerti così, Cecilia.
    Così innamorata, così spensierata, così malinconica dopo una vacanza perfetta, così romantica, così sognatrice. Così come dovresti essere tutti i giorni, con i tuoi diciannove anni pieni di speranze, e non carichi di fallimenti.
    Sono contenta che tu ti sia goduta questi giorni e che sia riuscita a vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, per questa volta. Hai un fidanzato che ti ama, e ha tutte le ragioni di amarti, perché sei una persona speciale, e nessuna bilancia potrà mai dire il contrario.
    Un abbraccio forte!

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  4. Ciao cara,
    sono felicissima di leggerti così soddisfatta di questo viaggio.. non sono mai stata a Parigi, ma in Costa Azzurra sì e mi sono innamorata della Francia, cosa che reputavo impossibile.
    Deve essere stato splendido godervi un po' di serenità, lontani da tutto (e quanto questo incida sul buonumore non serve che te lo dica io).
    Non so se tu abbia realmente bisogno di dimagrire, qua lo diciamo tutte e c'è chi ha ragione e chi no, per cui ti dico solo che quel che conta è che tu sia sana e felice.
    Vorrei leggerti più spesso così, ecco.
    Il resto deve passare in secondo piano, no?

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  5. Sono super felice di leggerti così!
    (E mi hai fatto venire ancora più voglia di andare a Parigi)
    Penso che viaggiare aiuta davvero tantissimo, viaggiare con chi si ama e che ci ama e se ne frega se non siamo perfettamente vestite e truccate ma che ci trova bellissime anche in pigiama e spettinate perché è innamorato oltre dell'esterno anche di tutto ciò che è dentro di noi, aiuti ancora di più.
    Spero di poterti leggere ancora così magari anche al ritorno da queste vacanze
    Un abbraccio ❤

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