martedì 31 marzo 2015

Gli altri devono mangiare più di me.


Ciao ragazze meravigliose :)
Voglio iniziare questo post con due citazioni dalla mia Bibbia, “La coscienza di Zeno”, e vi invito a leggerle e, se avrete pazienza, concludere il mio post.

Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent’anni circa. Allora soffersi per qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e l’assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta! Mi ferì e la febbre la colorì: un vuoto grande e niente per resistere all’enorme pressione che subito si produce attorno ad un vuoto.
Quando il dottore mi lasciò, mio padre, con tanto di sigaro in bocca restò ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano sulla mia fronte scottante, mi disse:
-Non fumare, veh!
Mi colse un’inquietudine enorme. Pensai:  “Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta”.
Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine ad onta che la febbre forse aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente.
Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia.
Mio padre andava e veniva con il suo sigaro in bocca dicendomi:
-Bravo! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito!
Bastava questa frase per farmi desiderare ch’egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima.”

“Scommettemmo! Il primo che avrebbe fumato avrebbe pagato eppoi ambedue avrebbero ricuperato la propria libertà. […]
La scommessa si dimostrò perniciosissima. Non ero più alternativamente padrone ma soltanto schiavo e di quell’Olivi che non amavo!
Fumai subito.
Poi pensai di truffarlo continuando a fumare di nascosto. Ma allora perché aver fatta quella scommessa? Corsi allora in cerca di una data che stesse in bella relazione con la data della scommessa per fumare un’ultima sigaretta che così in certo modo avrei potuto figurarmi fosse registrata anche dall’Olivi stesso.
Ma la ribellione continuava e a forza di fumare arrivavo all’affanno. Per liberarmi di quel peso andai dall’Olivi e mi confessai.
Il vecchio incassò sorridendo il denaro e, subito, trasse di tasca un grosso sigaro che accese e fumò con grande voluttà.
Non ebbi mai un dubbio ch’egli non avesse tenuta la scommessa. Si capisce che gli altri son fatti altrimenti di me.”

Ciao, ragazze.
Il 30 marzo, dopo aver scritto il post, mi sono abbuffata. Ho aperto questo libro e ho tirato un enorme respiro,  ho aperto il computer e mi son detta “Lo condivido con loro. “.
Probabilmente e fortunatamente molte di voi non capiscono a fondo questo mio essere inetta  fino al midollo; ebbene, ragazze, è davvero così. Sono una fallita a tal punto, sì, come pensate voi. E credo sia tristemente per questo che Svevo è piaciuto solo a me, in tutta la mia classe.
Chi può comprendere a fondo un inetto? Solo un altro inetto.
Non vi spiego i passi che ho riportato perché sarebbe un enorme peccato: non bisogna capire, bisogna vivere.
Io e Svevo ci saremmo sposati, se fossimo vissuti nella stessa epoca: lui avrebbe scritto romanzi ispirati a me e fidatevi che sarebbe rimasto inorridito lui stesso. Immagino avrebbe detto “Nemmeno io sarei stato capace di creare un inetto come te! Tu sei l’ inettitudine! Mai vista un roba del genere…!”

A parte gli scherzi non volevo dedicare il post ai miei fallimenti innumerevoli, bensì ad un pensiero anoressico che ancora provo, ogni tanto, nonostante io sia anoressica solo più nel cervello, ma che nel periodo in cui lo ero pure fisicamente io coltivavo ed era divertentissimo per me da mettere in pratica: “Dio, se non vuoi far dimagrire me, fai ingrassare gli altri!”
Ebbene sì, la cattiveria di una malata può arrivare a soglie che voi umani non potete immaginare!

Un anno dopo essermi ammalata di anoressia, quando sono arrivata a 42 chili, facevo la prima superiore.
Uscivo all’una tutti i giorni, mentre mia sorella che andava alle medie usciva alle 13.40.
In quei quaranta minuti voi non potete sapere cosa non combinavo: mamma lasciava a me e mia sorella una pentola di pasta da dividere, e, come è naturale che sia, facevo a lei un maxi piattone gigante e per me lasciavo qualche forchettata.
Tanto lei arrivava dopo!
Ma questo non è nulla. Riempivo la sua pasta di olio, le grattugiavo il formaggio, aggiungevo sugo, condimento, sale, ero una vera merda! Come mi piaceva, era un atto che mi mandava in estasi… poi mia sorella era così magra!
Quando mia mamma cucinava la peperonata io mi prendevo due cucchiaiate e a lei condivo il sugo con l’olio, prendevo il pane e glielo inzuppavo nel sugo e le facevo un mega piatto che lei poi doveva mangiare perché non aveva idea di quanto mia mamma cucinasse, quindi nella sua ottica quella era la sua porzione e mamma l’avrebbe picchiata se non avesse mangiato.
(sì, mia mamma è sempre stata piuttosto poco dolce…)
Quando c’era la cotoletta io mi mangiavo la mia e poi a lei, oltre alla cotoletta, impanavo e friggevo del pane e lei se lo mangiava con gusto, non immaginate gli orgasmi che provavo ahahJ
Non so se vi è mai successo, mi sento cattiva a ricordare queste cose, ma mi fanno troppo ridere!
Pensate che preparavo a mia mamma la merenda tutti i santi giorni: per me una mela o uno yogurt e per lei due, tre toast e se non li mangiava (cosa improbabile) io mi offendevo e mi saliva il panico, mi chiudevo in camera e avevo crisi terribili!
Così a tavola: guardavo solo nel piatto degli altri.
1)  Per non andare più veloce di loro
2)  Per controllare che mangiassero più di me.
Era un’ossessione.
Ora sinceramente peso 20 kg in più, per cui me ne frega poco che mia mamma mangi il toast, tanto sono infinitamente più grassa di lei e di mia sorella pure, e l’unico obiettivo della mia vita è non abbuffarmi – cosa che mi pare impossibile viste le mie capacità di mantenimento propositi.

Ora sinceramente sogno tutte le notti il momento in cui sarò di nuovo magra.
Ora sinceramente vesto solo in tuta, faccio schifo, e penso che mi vestirò quando sarò magra.
Ora, sinceramente, nei giorni restrizione aggiungo l’olio a mia mamma di nascosto nel piatto, ma nulla di più. È una sorta di piccola abitudine, un tic, un automatismo.
Sono stata malata, sono stata cattiva. Ma venderei l’anima al diavolo per riavere il corpo che imprigionava quella mente meschina e spietata.

E voi, ragazze, avete mai avuto o avete tutt'ora questa insana abitudine? :)

17 commenti:

  1. Aaah allora non sono l'unica strana ahah io invece ho l'ossessione dell'ordine del cibo: il cibo nel mio piatto deve essere ordinatissimo! Così come il resto della tavola, tra posate, bicchieri, pane ecc ecc... I piatti degli altri devono essere grandi, il mio piccolo! Così come i bicchieri! La mia porzione deve essere SEMPRE più piccola! La roba nella dispensa (fette biscottate, pasta, vasetti vari) deve essere IN ORDINE di grandezza, scadenza... il frigo idem... quando lavo i piatti, nel lavandino DEVO metterli ordinatamente ancor prima di lavarli O.o tutto questo solo in cucina, poi nella mia stanza c'è il caos totale xD ogni cosa legata al cibo devo/voglio vederla ordinata..e non so spiegarmi il motivo... io invece con mio fratello facevo e faccio il contrario: gli ssto addosso assicurandomi che abbini i giusti alimenti, che non faccia porzioni extra, che passi un tot di ore prima che vada a fare un altro pasto...
    Quando stavo proprio male, e mi sembra anche nel tuo caso, più che altro buttavo il cibo... ODIO buttare il cibo e la cosa mi causava SENSI DI COLPA ENORMI... è stato il periodo più brutto (da lucida, mi rendo conto che stavo malissimo), ma anche il più bello (ero magrissima, digiunavo quanto mi pareva perché ero sola in casa)... poi boom, bulimia tra vari stress e lutti famigliari... cmq questo per dirti che ognuno sfoga a proprio modo.. non c'è un modo giusto, sbagliato, cattivo o più buono.. purtroppo accade e basta.. ho vestito con solo leggings per tipo un anno, capisco cosa intendi quando parli dei vestiti >.< è un tasto dolente per me

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    1. Mi spiace che tu mi capisca; non ho mai avuto la mania dell'ordine a tavola :) ma la porzione piccola si... E quanto cibo ho buttato. Vedendolo rotolare nel cesso...lo odio anche io.
      Spero la fase leggins passerà...non voglio mettermi fretta...sono sicura che inizierò davvero a rinascere.
      (ahahahahah)

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  2. io sono gelosa e invidiosa se dimagriscono in famiglia....
    una parte di me li vorrebbe a dieta ma se per caso riescono divento cattiva e irascibile.....
    forse la parte che li vuole a dieta lo fa perchè è sicura non si metteranno mai a dieta!!!
    e sarebbe il massimo della cattiveria....

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    1. Come ti capisco! Odio quando dimagriscono gli altri in generale, soprattutto chi era grasso. Chi dimagrisce da magro non mi fa né caldo né freddo: mi affascinano le persone che da grosse diventano asciutte.
      esco di testa...
      e contemporaneamente odio la ciccia addosso agli altri, la detesto...che mente malata!

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  3. Allora devo dire che anche io come te Sybil, tendo a far ingozzare gli altri. Devo essere sincera, quando vado a casa dei miei per pranzo e cena, riempio i loro piatti, li faccio dannatamente squisiti e pieni di calorie perchè in cuor mio vorrei loro ingrassassero, ma no per fare del male a loro ma per fare del bene a me. Immagino di essere una persona orribile ma mentre lo faccio io sto meglio con me stessa, c'è poco da dire e da fare.
    E, anche io come Heyley sono un po' maniaca, ma anche per quanto riguarda la tavola, per esempio io ho il mio cucchiaio, la mia forchetta, il mio coltello, il mio bicchiere, la mia tazza eccetera...

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    1. Oddio ahah anche io adoro che gli altri mangino piu di me...ma forse, oltre che per farli ingrassare (adoro quando i magri ingrassano) è anche per sentirmi a posto con me pensando che "hanno mangiato piu di me". :)

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  4. Ciao tesoro, molto interessante questo post! Devo dire che mi hai parecchio incuriosita con le citazioni del libro, dicono molte cose vere attraverso l'esempio delle sigarette!
    Per quanto riguarda la tua mania non sei assolutamente sola, io ne ho tantissime ma ora ti spiego, per esempio capisco benissimo il tuo ragionamento di voler fare ingrassare gli altri e di divertirti a cucinare le cose più caloriche, inutile negare che c'è quella "soddisfazione" dietro anche se mi rendo conto che è un atteggiamento dettato dalla malattia, io per esempio non lo faccio ma solo perché la cosa che mi interessa è mangiare meno degli altri, inoltre nella mia famiglia potrebbero mangiare qualsiasi cosa ma resterebbero magri! Mia madre e mia sorella sono due stecche, hanno un buon metabolismo e mio padre è uno sportivo, non immagini che nervoso quando mangia yogurt, biscotti e schifezze varie dopo pranzo e cena e resta magro perché fa molto sport ed ha anche lui un metabolismo veloce! Quindi so che anche se mi divertissi ad aggiungere cose non servirebbe, anche perché non si fanno alcun tipo di problema a mabfiare

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  5. Continuo perché ho inviato per sbaglio ahahah sono a scuola e non faccio caso a ciò che faccio .-.
    Dicevo che comunque nonostante ciò non nego che proverei soddisfazione, è normale! Non sentirti cattiva, purtroppo non dipende esclusivamente da te!
    Ora che mi ci fai pensare e visto che ho l'occasione ti faccio ridere con alcune mie fisse:
    -Come ho detto devo mangiare meno degli altri, pensa che a volte mia sorella mi dice "oggi ho mangiato meno di te!"
    non immagini che nervi ahah perché lei mangia tranquillamente ma ci sono giorni in cui non a fame e magari mangia meno!
    - Nessuno deve mangiare le mie cose, mi da un fastidio enorme!!!
    - Mi piace cucinare torte e biscotti ma poi farli mangiate solo a loro, e qui mi ricollego un po' a quello che dici tu!
    -Come le altre qui sopra sono una maniaca dell'ordine ma solo per quanto riguarda il cibo!
    -Tutto deve essere sistemato bene nel piatto e devo mangiare lentamente!
    Queste sicuramente non sono tutte, ma penso siano comuni a molte di noi!
    Grazie per il post interessante, mi fai sempre riflettere! Chissà che meccanismo c'è dietro queste manie?? O.o io non trovo ancora risposta...
    Ti abbraccio forte cara <3 <3

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    1. Kiki ciao :)<3<3 anche io odio quando mangiano le mie cose!!!!! Credevo di essere l'unica!!!! Grazie per il tuo commento interessante, è incredibile quante cose si hanno in comune! Mia mamma è magrissima ma a me non interessa francamente che ingrassi DAVVERO, cioè che metta su chili quantitativamente; di certo non potrei comunque pesarla enon diventerebbe un bidone per 3 toast XD la soddisfazione è nel sapere di aver mangiato meno di lei e di averle fatto ingurgitare 1300 kcal di olio!!
      ahaha sono perfida!

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  6. Potrei avere scritto io questo post!
    É una delle mie più grandi, gli altri devono mangiare più di me, im qualsiasi caso. Anzi se potessero mangiare per me sarebbe il massimo
    Nom sai che nervi quando vedo mia madre che mangia di meno o salta i pasti

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    1. Hai centrato il punto! Sembra quasi un modo per "giustificare" cio che mangiamo noi, sapendo che gli altri hanno mangiato di più...

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  7. Ciao sybil!! Mi è piaciuto tanto il brano che hai riportato.. Svevo è piaciuto anche a me, già dalla scuola superiore. Lo trovo meravigliosamente adeguato a me, al mio approccio con il mondo, e con la vita stessa.
    Comunque questa tua voglia di far ingrassare gli altri non c'è l'ho mai avuta, sinceramente. ..... Voglio che mia mamma sopratutto, ma di solito chiunque mangi qualcosa con me, a tavola tutti devono farlo, però... Non mi interessa se io mangio di più o meno.
    E a volte mangio più io di altri. Magari è perché non ho fatto merenda o perchè so di aver smaltito tutto il resto con lo sport...
    Ti dirò di più, a me dà noia vedere, come è accaduto ieri sera, io che mangio qualcosa di sano (tipo pesce grigliato ed insalata) mentre i miei e mio fratello mangiano una schifezza. (Tipo la frittura di pesce e le patatine fritte) perche? Boh!! Forse vorrei non sentirmi diversa nelle scelte che faccio...

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    1. Allora, interessante commento: mi hai stupita, confesso che mi aspettavo il contrario, quante sfumature ha la malattia!:) Ti dirò, mi trovi d'accordo sull'ultima parte del tuo commento: anche io patisco vedendo che loro mangiano per dirti, le patatine fritte mentre io mangio l'insalata. O fuori a cena tutti prendono la pizza ed io non riesco, tipo una volta ho preso le seppie grigliate.
      questo lo capisco e lo vivo. Solo io invece adoro che ne so, sapere che nella loro verdura, se pure uguale alla mia, ci sono litri di olio XD o sale per la ritenzione idrica ahanah
      sono troppo cattiva! Ti abbraccio!

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  8. Che orrore Sybil! Inetta,l'hai usato come il prezzemolo ovunque.Dio santissimo se metto la retromarcia nella mia vita potrei sbattare la testa contro i muri,quanti errori per immaturità,per pignrizia,per timidezza,e chissà che altro,però se inserisco la prima quanto sono sono stata brava,quanto sono cresciuta,quanto sono meglio,quanto ho vinto,se metto la quinta mi accorgo che ancora qualcosa lascio andare,qualcosa non conosco,qualcosa potrei fare meglio.Per favore mai più inetta,Non lo sei.

    Ho letto il libro non sono arrivata alla fine...le ragioni le sorvolo.

    Per il resto io sono magra di quelle magre che forse il tuo augurio di diventare grassa non mi avrebbe fatto male,sono l'accigua,quella che quanto "tocchi" non c'è sostanza,quella a cui tutti dicono "sei anoressica?" -No cazzo sono così e basta-,quella a cui basta un po' di stress fisico e tutti di chiedono "mai stai bene,ti vedo scavata in viso" -No cazzo sono solo maledettamente stanca-,o ancora "cavolo ma sei dimagrita ancora"-merda merda non sono dimagrita ancora-.
    Ecco questi in linea di massima sono i pensieri di una in sottopeso; ti senti un'eterna convalescente.

    Ohi... io fumo,questo non aiuta il mio metabolismo già troppo veloce di suo.Vorrei smettere,ma non posso,vorrei smettere ma non ci riesco,vorrei smettere ma...tutte balle volere è potere e io non voglio,e sono preda di stupida dipendenza che mi corrode.Solo ieri riflettevo sul da farsi,sarebbe utile che smetta.

    Sybil,sai perché non smetto di fumare? Non ho ancora raggiunto un equilibrio totale...perché è questo che ci vuole equilibrio non essere più grasse o più magre ma va aggiustato quello ti porta ad essere tale,le ragioni che portano alla dipendenza di un qualcosa,non va aggiustato il nostro peso,se io fossi più serena con un kilo di problemi in meno, come in passato raggiungerei il peso giusto e il mio viso non sarebbe scavato nonostante la stanchezza.Lavorare sul nostro equilibrio interiore, iniziando ad esempio a smetterala di dirsi che si è inette, o a desiderare che altri ingrassino, gli altri hanno come ti ho già scritto la loro battaglia,è solo diversa dalla tua.
    Un abbraccio.

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    1. Difficile trovare un equilibrio quando il tarlo dell'insoddisfazione e della sregolatezza di divora l'anima pezzo per pezzo, giorno per giorno...
      hai scritto un bellissimo commento e ti ringrazio: la mia intenzione non è affatto mancare di rispetto le battaglie degli altri, anzi: io sono stata anoressica e i miei problemi erano gravosi quanto adesso, anche se non mi abbuffavo.
      il disagio è dentro di noi: Wilde in un punto del de profundis dice che pensava che dietro al dolore ci fosse sempre il dolore; capisce invece che dietro il dolore c'è sempre un'anima.
      ho un profondo rispetto del dolore, e di certo non desidero che gli altri ingrassino perché cosi soffrirebbero tutti come me, non è per nulla cosi.
      È un meccanismo insensato su cui rido, non so spiegarti: è come se vedendo gli altri mangiare 1800 kcal in un pasto perché ho messo un litro d'olio nel loro piatto, io giustificassi le mie 400...:) Comunque hai ragione in ciò che scrivi: il proposito però, ti avviso, è un mestiere e una trappola. Non serve equilibrio, sono boiate: salvati oggi, smetti oggi se tu non sei un'inetta. Perché rimandare è un'arte pericolosissima.
      oggi è l'equilibrio, domani sarà la primavera, poi sarà la maglietta nuova, poi i tuoi figli.
      fidati. Non auto convincerti, tu non hai bisogno di niente se non della forza di volontà!
      ti abbraccio

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  9. Sybil, ti adoro. Ti leggo e mi sento meno cattiva. Come se essere in tanti a fare un pensiero crudele lo renda in qualche modo meno crudele.
    Io passo la vita a sperare che la gente ingrassi. O, almeno, che non dimagrisca. E non solo odio che dimagriscano le persone che sono più magre di me, ma mi dà fastidio anche che dimagriscano quelli più grassi! Pensa che il mio migliore amico ha perso più di trenta chili ed io per tutto il tempo della sua dieta non gli ho mai detto una volta "come stai bene, I.", sempre e solo "guarda che questo non è dimagrire, è consumarsi, sembri un malato terminale" ed altre cattiverie dette deliberatamente per indurlo a smettere di perdere peso. Perché? Boh, perché non sopporto che si dica a qualcuno "come sei dimagrito!", a meno che quel qualcuno non sia io. (E adesso nemmeno quello, vorrei che nessuno più dicesse a nessuno che è dimagrito).
    Poi c'è quest'amica del mio fidanzato che io odio. Mi sta antipatica da sempre, ma dato che lei mi detesta perché dice che sono una frivola snob (sullo snob ha ragione da vendere ma frivola? Io che vorrei davvero essere frivola e non ci riesco, come posso sembrarle frivola?) io mi sento in diritto di odiarla. Lei è grassa di una grassezza orribile, accumula la ciccia sulla faccia e sulle spalle ed ha le caviglie sottilissimi, sembra un porcellino in punta di piedi, sembra quell'ippopotamo di Madagascar (come sono cattiva :D) e periodicamente si mette a dieta, di solito facendo la Dukan o eliminando dolci e pasta che sono la sua cosa preferita. Se fossi corretta le direi di non farlo, di tenersi dei "contentini" che le impedirebbero di tornare al punto di partenza dopo due mesi di sacrifici, ma io godo delle sue sconfitte e mi diverto a dirle che fa bene a non mangiare carboidrati, che si vede che è più sgonfia. Madonna, mettendolo nero su bianco mi sento una vera merda, ma quando scopro che compra la 46 mi sento così bene. Che gioie da persona frivola.
    Ah, che bello sguazzare nella perfidia e non essere da soli!
    A me comunque Svevo è sempre piaciuto tantissimo e non ho mai capito come abbia fatto il mio fidanzato a non riuscire a finire la coscienza di Zeno, è uno dei libri più belli è veri che abbia mai letto, anche se è tanto che non lo riprendo più in mano perché mi ricorda una cara amica che lo adorava e che da quando è andata via da Milano non mi scrive più.
    Un abbraccio!

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    1. Ahahahahaha ho letto il tuo commento con una gioia immensa!!!! Io invece ODIO che dimagriscano quelli grassi, lo detesto! Se una magra dimagrisce non mi fa né caldo né freddo; ma un grasso che perde tanto peso mi fa impazzire!
      ahahah e spero sempre che le persone magre ingrassino! Quando rivedo alcune compagne delle medie magrissime che sono ingrassare provo una gioia assurda, una soddisfazione, vorrei che ingrassassero tutti! E paradossalmente, sebbene io sia grassa inequivocabilmente, odio la ciccia sugli altri, soprattutto se sono antipatici e sicuri di se. Non so se ti succede: ho delle compagne di classe che sono arroganti e mi sfottono sempre, ma sono grasse di una grassezza disgustosa, quella grassezza di chi solo riesce a mettere i leggins rossi sulla ciccia. Per questo i loro commenti e prese in giro non solo mi scivolano addosso, ma mi fanno pire ridere: provo disgusto solo ad avvicinarle ! Ahahah
      invece le persone in sovrappeso ma dolci le adoro, entro in empatia con loro... Questo perché non riesco a concepire come una persona grassa possa non solo essere sicura di se, ma pure arrogante e strafottente! Io che peso sessanta chili mi vergogno di me stessa e vivrei nel mio letto. Perché mai una cicciona e antipatica dovrebbe anche sperare di conquistare dei ragazzi ? (ebbene si, si credono anche piuttosto belle!!!!)
      ahahaha che perfide! Ti abbraccio<3<3

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