mercoledì 11 giugno 2014

Amore mio,

Io non voglio essere bella. Voglio scomparire. Voglio distruggermi. Io voglio farmi male, voglio tornare come ero e poi andare oltre quello che ero. Io non voglio l’aiuto di nessuno, non voglio guarire, non voglio andare da nessuna parte.
 
Puoi dirmi “Non sei grassa, stai bene.!” IO NON VOGLIO STARE BENE. Io voglio essere magra malata, magra più di quei quaranta chili. La cosa peggiore che tu possa fare è dirmi “stai bene.” amore, io odio stare bene. Io voglio essere magra.
 
Non voglio essere bella. Non voglio essere Megan Fox. Non voglio essere snella. Quando tu mi dici che qualcuna è magra lo sai io cosa penso? Che mi fa schifo. Che io non voglio essere così. Che lei è grassa. Io voglio essere più magra di lei, ancora più magra di tutte quelle che tu pensi siano magre. Io ci vedo solo un ammasso di ciccia. Vedo nella ragazza di tuo fratello, che tutti ammirano per la magrezza, un ammasso di ciccia. Non invidio nessuna, sono tutte troppo grasse per me. Io invidio solo me stessa, quella che pesava quaranta chili. Non so quanti anni ci vorranno, ma non mi interessa. Non voglio uno psicologo, amore mio, non voglio che tu mi spinga a parlarti. Io voglio dimagrire. Punto. E’ un concetto complicato? A me sembra semplicissimo. Voglio solo essere magra. Sto male perché questo non è il mio corpo. Non è il mio corpo. Sono nel corpo di un’estranea che non mi lascia andare via.
Io non voglio che tu mi abbracci, mi consoli. E quando mi chiedi cosa puoi fare per me sai cosa vorrei dirti? OBBLIGAMI A DIMAGRIRE. Sarebbe la cosa più bella che tu potresti fare per me.
Impormi di dimagrire. Comprare una bilancia e pesarmi giornalmente, farmi correre per un’ora, pedalare per un’altra, camminare e farmi mangiare solo un’insalatina. Questo vorrei che facessi.
Per questo dico sempre che nessuno può aiutarmi.
 
Perché il vostro concetto di salute non corrisponde al mio. Perché voi siete VIVI.
Amore mio, l'ultima cosa che voglio fare è essere viva.
Oppure sì, oppure voglio esserlo così tanto da scomparire: non so cosa farmene di me. Continuare a strisciare nella merda e crogiolarmi nel dolore, è l'unica via di uscita che vedo.
 
Perché sono circondata da ragazze che lottano contro il desiderio impellente di dimagrire, contro i pensieri ossessivi, contro i numeri, contro la gabbia. Io invece non voglio farlo. Io voglio solo essere magra, io tutta questa filosofia non ce la vedo. Non vedo niente.
 
Obbligami a dimagrire. Ti prego. Prendimi un braccio e picchiami fino a massacrarmi e poi minacciami, fa' quel che devi ma FAMMI DIVENTARE Più MAGRA.
Distruggimi, lasciami i lividi, ma imponimi di dimagrire. Legami da qualche parte e slegami solo per correre, per sudare, per fare così tanto sport da non sentire più nemmeno un arto.
Vuoi abbracciarmi? Consolarmi? Chiacchierare? Bene, fai il cazzo che vuoi.
 
Ma costringimi a dimagrire. Puoi anche parlarmi, se vuoi. Se vuoi piangerò per te e soddisferò i tuoi capricci quando vuoi sapere come mi sento: non vuoi saperlo davvero. Nessuno vuole saperlo. Tu vuoi che io stia bene. Tutto qui. Tu speri che sfogandomi io stia bene. Non vuoi ascoltarmi. Perché se lo facessi sentiresti che non è essere salvata o compatita ciò che voglio. Io voglio essere magra.
 
Vuoi aiutarmi per sentirti migliore di quello che sei. Tipico degli esseri umani.
 
Sei così preso da questo salvataggio da non riuscire a vedere che io non voglio aiuto. Non voglio piagnucolarti addosso. Non voglio leggerti il diario segreto come le bambine difficili. Se vuoi possiamo anche fare dei disegnini dai quali tu interpreti profondi disagi e grandi cicatrici e ferite insanabili, lo facciamo, ma cazzo, apri gli occhi.
 
Non me ne frega un cazzo del "quando vuoi parliamo." O dei tuoi occhietti tristi quando vedi che qualcuno mi palpa il seno e sai che dopo andrò a sfondarmi di bicicletta. Di esercizi. Digiunerò.
Non me ne faccio nulla di tutto questo! Non mi importa di quando ti accorgi che mi sto guardando le cosce disgustata e mi abbracci per farmi sentire che ci sei e tutte quelle merde smielate che vedi in televisione.
 
Vuoi la verità? Vuoi sapere ciò che puoi fare per me?
Aiutami. Aiutami a pesare quaranta chili, aiutami a perdere il ciclo di nuovo, aiutami a diventare scheletrica, aiutami a mangiare sempre meno, aiutami a correre di più, aiutami quando comprerò una cyclette, aiutami quando compro solo roba con meno di cinquanta calorie, aiutami quando mangio un maccherone in più. Sgridami. Lasciami. Minacciami di lasciarmi.
 
Vuoi fare qualcosa per me? Desiderami magra anche tu. E' tutto quello che voglio.

3 commenti:

  1. Sai
    lo so che per come scrivo ora io sembro una di quelle ragazze che lotta per non dimagrire, per uscire dalla gabbia, per essere "Migliore".
    Non è così, purtroppo.
    Non scrivo più di certe cose perchè c'è passata esperienza, c'è passata vita in mezzo, e c'è passata la consapevolezza che anche qui, come in molti altri luoghi, puoi urlare ma nessuno ti sente. Puoi scrivere ma pochi sanno leggere.
    Questo tuo post me ne ha ricordato un altro.
    Questo tuo dolore mi ha rimandato a me. Non la me di ora. Ora è un dolore sordo, un dolore a cui non sempre posso rispondere, perchè adesso ho altro . Ma un dolore che macera e c'è, è presente. Lo vedo ogni mattina, ogni sera , ad ogni scelta.
    Mi ha rimandato questo post ad un altro post che scrissi. 2012. probabilmente il secondo post di tutto il mio blog.
    Non lo cancello e non lo cancellerò mai niente.
    Uno puo leggerlo e dire che non c'entra un cazzo.
    La differenza è che io poi ho fatto davvero quelle cose, è tutto realmente accaduto, a te fortunatamente no.
    Ma il concetto, il vuoto esplosivo e distruttivo ...quelli sono uguali.
    Posso riconoscerli e non posso far altro che vederci una somiglianza.Non triste , non disperata. NOn mi dispiace, perchè so che è inutile e ipocrita.
    Ma posso sperare che succeda qualcosa, positivo o negativo, che ti dia un colpo da questa impasse

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  2. Anni fa avrei potuto scrivere la stessa cosa. Non ho mai voluto essere bella, volevo fare schifo. Volevo che il mio corpo rispecchiasse la mia sofferenza interiore.
    Non volevo avere un bel fisico, altrimenti mi sarei tenuta quello di partenza. Volevo sembrare malata, ricevere compassione.

    Io mi arrabbiavo con il mio ex perché non mi impediva di mangiare. Avevo mangiato una albicocca in tutto il giorno? Avrei potuto evitarla, se lui me l'avesse strappata dalle mani come gli chiedevo di fare. Ora mi rendo conto che non poteva assecondare le mie richieste folli, ora capisco le sue giustificazioni. "Come faccio a strapparti il poco cibo che mangi dalle mani? Non mangi mai, non posso farlo." Diceva che mi avrebbe aiutata in caso di abbuffate, non in casi come questi... Peccato che per me 400 calorie al giorno equivalessero ad una abbuffata... Lo trattavo di merda, gli urlavo di tutto.
    Lo stesso accadeva quando mi nascondeva i rasoi, le pillole e controllava ossessivamente la finestra per impedirmi di porre fine alla mia vita. Diceva di amarmi ma poi non mi lasciava porre fine al dolore... Io piangevo e lo supplicavo di andare via chiedendogli come potesse condannarmi a continuare a "vivere" sapendo quanto male stavo. Lo vedevo come un torto. Ora capisco che sono viva grazie a lui.

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  3. Certo che il tuo ragazzo vuole che tu stia bene. E cos'altro potrebbe volere, del resto?
    Tu cosa vuoi per le persone cui vuoi bene? Vorresti forse che stessero male, sotto ogni possibile punto di vista? Non credo. Ergo, non puoi biasimare il tuo ragazzo se ti vuole bene e, perciò, desidera la stessa cosa per te.
    Forse in fondo ti senti in colpa con te stessa perchè sai che quello che la malattia ti fa desiderare è sbagliato, e lo rimpalli sul tuo ragazzo perchè così è più facile da gestire.
    Io credo che tu sappia ormai benissimo che, per quanto potrai dimagrire, non starai mai veramente bene, perchè quell'esteriorità è solo il capro espiatorio. Perchè i veri problemi sono altri, e poichè è dannatamente difficile affrontarli, allora li sbatti sull'aspetto fisico, che è tangibile e perciò facile da gestire. Ma io credo che in fondo tu sappia perfettamente che nessun peso ti renderà serena, se i problemi che hai (quali che siano) continueranno ad opprimerti. E, banalmente, te lo dico per esperienza. Sono arrivata a pesare molto di meno di quei 40 chili, ma non è cambiato niente. Perchè i problemi, appunto, erano altri.
    Trova i controcoglioni per affrontare i tuoi, e poi vedrai che non ci sarà più bisogno del capro espiatorio della fisicità, perchè ti sarai messa face-to-face con ciò che ti fa stare veramente male, ed avrai provato a risolverlo o quantomeno avrai trovato strategie di coping altrettanto funzionali ma non più psicofisicamente nocive.
    Ti abbraccio...

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