lunedì 26 maggio 2014

Sono nuda, i lati oscuri sono accecanti...

Ragazze,
lui sa. Ufficialmente. Gli ho dovuto dire di guardare la casella di posta elettronica, e l'ha fatto. Ero a scuola, e mi ha scritto un lunghissimo messaggio che mi ha fatta piangere, mi ha fatto venire mal di testa e mi sono chiesta in quel momento se sarei stata in grado di andare avanti...
Non vi scrivo il messaggio, ma ad un certo punto lui ha scritto "Alzati, non ti lascerò a terra" ed io mi sono chiesta di nuovo quanto fossi degna di amore, di tutto l'amore che c'era nel messaggio; mi sono sentita così stupida e cattiva ad aver pensato che lui non avrebbe capito (oddio, che parolone), che non mi avrebbe sostenuta, che non mi avrebbe accettata.
Invece sono uscita da scuola e lui era lì, mi ha stretta forte ed ho sentito in quell'abbraccio tutta l'oppressione del mondo, ammetto che ho odiato quell'abbraccio e mi sono pentita per quel secondo di avergli detto così tanto senza dire niente, mi sono pentita mentre lui nel messaggio mi aveva scritto che non mi sarei pentita mai, mai, mai... in quel momento mi sono odiata...

Camminando verso casa ha continuato con questa storia dell'abbraccio, probabilmente gli facevo un po' tristezza, probabilmente era sconvolto, lo capivo, almeno potevo concedergli questa serie di parole confuse e tentativi un po' ridicoli di consolarmi: me li aspettavo.

Sono andata a casa a pranzare, e nel pomeriggio lui è venuto da me a studiare. E' stato il pomeriggio più bello della mia vita.
Era normale la sua reazione iniziale, ma poi abbiamo iniziato a ridere, mi ha chiamata cretina, mi ha presa a schiaffi ed io ho preso a schiaffi lui (tenerezze, mica ci picchiamo XD) e poi siamo scoppiati a piangere e ridevamo perché piangevamo, insomma un misto di rabbia, confusione, allegria, stupore... tristezza... mi ha abbracciata forte come non aveva mai fatto e mi ha promesso che se voglio parlargliene posso farlo tranquillamente (ed io ho avuto paura volesse costringermi, ma erroneamente perché ha cambiato subito e abilmente argomento, con dolcezza), che lui non può capirmi e non pretende di farlo, ma che ora non devo più piangere da sola in nessuna stanza, che ora posso piangere con lui, posso anche solo piangere, mi ha detto che mi ama ancora di più, tutta, tutta quella che sono, che ama tutto di me e mentre lo diceva ridendo e accarezzandomi i capelli io piangevo, e pensavo che io non lo merito un ragazzo così... non mi aspettavo questa meravigliosa reazione.

So già che non sarà sempre rose e fiori, ma so anche che ora ci conosciamo davvero, so che adesso il mio peso è non dico dimezzato, ma sicuramente più lieve da portare, perché non sono da sola...

Abbiamo fatto merenda e lui non mi ha trattata come una malata deficiente chiedendomi se me la sentivo di mangiare, cosa che più temevo; abbiamo ascoltato canzoni, mi ha fatta sentire bene, ed ora so che posso alzarmi.

Posso farlo per me stessa, con lui. Per me stessa, un po' per lui, ma per me... posso farlo con qualcuno. Qualcuno che amo con tutta me stessa.

Sarà difficile. Sarà lunga, forse infinta, ma io non sono più sola.
Potrò restarlo, nessuno mi dice che non lo sarò. Però adesso non lo sono più.

La vergogna è ancora tanta. Mi vergogno a parlare delle mie ossessioni e finchè non me la sento, non lo farò; mi vergogno a descrivere quando mangio tanto e tutto, perché sono confusa, triste, perché mi odio e voglio distruggermi, perché non provo altre emozioni... Mi vergogno, mi vergogno quando restringo, quando invento balle per saltare i pasti; mi vergogno quando mi svesto e mi guardo allo specchio, mi vergognerò sempre quando lui mi guarderà.

Ma non sono sola. Il dca non ha vinto, perché il dca vuole il silenzio. L'ho assecondato per cinque anni, ma ora basta. Io non sono guarita. Io desidero dimagrire, dimagrire tanto. Desidero essere tanto magra da sparire. Desidero essere abbastanza. Desidero vedere il mio corpo assottigliarsi fino a diventare un foglio di carta.

Ma non sono sola. Se quando sono con il mio ragazzo penso che mi faccio schifo, che ho voglia di chiudermi in camera e piangere, posso dirglielo, posso piangere con lui; posso leggergli negli occhi, e lui può leggere nei miei. Posso lasciarmi amare a poco a poco, anche se odio farlo, odio che lui debba amare la parte malata di me, le mie ossessioni, l'odio sfrenato e violento che provo nei confronti del mio corpo; ma posso provarci. Posso lasciare che lui lo faccia. Perché lui sa amarmi.

Io non riesco e non voglio riuscirci, ma qualcuno deve farlo, ne ho tanto bisogno... Non voglio più un rapporto finto, in cui tutto va bene ed io muoio da sola, io mi consumo da sola, io piango da sola, io mi uccido da sola. Il dca vuole le bugie, vuole il silenzio, la solitudine, vuole essere la soluzione, vuole essere amato di nascosto e più di tutto il resto: io non gli darò tutto questo. Ha già preso tutto.

Io non sono un dca. Io HO un dca.
E posso imparare a tenerlo a bada. Perché lui vuole divorare tutto, tutto di me.

(Ringrazio tanto Veggie perché ho inviato al mio ragazzo moltissimi dei suoi post... non sarei riuscita ad esprimere meglio nessun aspetto del mio dca.)

3 commenti:

  1. Brava, brava, bravissima! Hai fatto la cosa giusta. Come hai detto tu sarà lunga e faticosa, ma ora non sei più sola. È fondamentale.
    Un abbraccio!!! :)

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  2. Hai avuto coraggio.... Anch'io ho provato molta vergogna quando ne ho parlato a una mia amica...paura che non capisse più che altro... E sì magari per il tuo ragazzo è difficile comprendere, ma per tutti quelli che non hanno un dca è difficile...però ti starà vicino e per te è solo un bene :-)

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  3. hai fatto una mossa coraggiosa, ma bellissima, che molte ragazze non avranno mai coraggio di fare. è dura mettersi a nudo, èn dura fidarsi così tanto di qualcuno.
    Ricordati queste sensazioni anche quando lui cercherà di cambiarti, perchè lo farà. Sicuramente cercherà di metterti pali tra le ruote . RIcordati quello che provi ora, di come gli sei grata per esserci. Ricordatelo anche quando dovrai perdonarlo, perchè non capirà. Non capirà mai tutto. E più di ogni altra cosa , ricordati di dargli amore. Perchè il modo più ovvio per far marcire una storia è basarla su un sistema di bisogni.
    Ho "bisogno di te", ho bisogno di buttarti addosso il mio vuoto: "riempilo". E non è cattiveria, è sopravvivenza.
    Tua, ma che logora lui e il vostro rapporto.
    Lui avrà bisogno di te in mille altre cose e dovrai cercare di capirlo senza usare la scusa "ma io ho un dca e lui lo sa".Non so se riesco a spiegarmi ....ma moltissime volte leggo di dinamiche simili.
    Non prenderlo come una stampella, prendilo come un piolo da aggiungere alla tua parete per scalare questo muro così aspro ed elevarti.

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