mercoledì 23 aprile 2014

Voglio essere piccola, perché invisibile lo sono già..

è incredibile. Sono seduta qui tra i miei parenti, parenti che sono venuti a trovarci e che ho visto tre anni fa l'ultima volta.
Qui in mezzo, mi sento invisibile. Sono bassa, lo sono sempre stata, mia sorella è alta molto piu di me ed è piu piccola. E ancora, dopo quasi vent'anni, tutti continuano a chiedere chi sia la piu grande. Commenti su mia sorella "come è cresciuta!", "ma è lei la più grande?", "Come mai tu non ti alzi mai, Cecilia?" sono stufa. Tutti gli anni è cosi. Peccato che tutti si accorgano che sono ingrassata.
Quello non sfugge mai a nessuno. Mi fa tanto soffrire: tutti mi vedono come una bambina piccola da quando avevo tre anni. Ora che ne ho diciotto, mia nonna continua a dire a tutti che mia sorella ne ha sedici, ma ci passiamo solo venti mesi, in fondo abbiamo la stessa età. Sarà per questo, mi chiedo io, che lei può tornare tardi la sera, può non avvisare quando esce, ed io ancora vengo trattata come una bambina? Ho sempre pensato che a questa età, due anni di distanza siano tantissimi, un abisso, conoscendo mia sorella e i suoi ragionamenti infantili. Eppure, sono io la più piccola. Seicento messaggi quando esco il sabato sera con il mio ragazzo, orari non oltre le undici.. Mentre lei esce di nascosto. E tutti se ne accorgono, ma nessuno dice niente.

Questa mattina una mia amica, nata il mio stesso giorno (29 aprile), mi ha scritto ricordandomi di non mancare al suo compleanno che festeggia il 30 aprile, la sera.

Io non faccio nessuna festa, ma quella sera era l'unica libera che il mio ragazzo ed io ci eravamo conservati per stare insieme: lui si sarebbe fatto tenere casa libera e mi avrebbe cucinato, anche perché il giorno dopo è festa e forse mia mamma fino a mezzanotte mi avrebbe fatta rimanere. Al mio diciottesimo compleanno, sarei potuta stare fuori fino a mezzanotte. Uao.
Però lascerò perdere. Perché non posso mancare al compleanno della mia amica, e sacrificare il suo per il mio mi sembra proprio una esagerazione. Cenare con il mio ragazzo per festeggiarmi: già quello lo era.

Va bene così, anche se sono molto triste.

Il mio ragazzo aveva proposto di spostare il tutto al 29 sera, ma il giorno dopo c'è scuola e mia mamma, compleanno o no, alle undici mi vuole nel letto a dormire. Che tristezza. Ed io volevo fare la festa? Per festeggiare cosa? Alle undici nel letto a dormire?

Mi sento soffocare. Voglio vivere, ma mi sento impedita, limitata. Ignorata. Insoddisfatta.

E, come sempre, incolpo il mio corpo. Voglio guarire, ma forse essere invisibile davvero mi aiuterebbe. Non mi importerebbe di essere ignorata.

Sul fronte cibo, oggi dopo pranzo ho mangiato tre pasticcini, e non me ne sono abbuffata. Li ho gustati. La parte malata, lo so, mi impedirà di cenare sta sera, e so anche che vincerà: ma per me è un passo avanti. Essermi gustata tre pasticcini senza pensare "ormai, oggi mi abbuffo" è una piccola grande vittoria. Berrò una tisana, questa sera, però mi sentirò normale, per un giorno. Tre pasticcini sentendone il sapore.

buona serata a tutte.:)

8 commenti:

  1. Non devi rinunciare al tuo festeggiamento. E' il TUO compleanno, un compleanno importante, per giunta, ed è giusto e doveroso che tu lo festeggi come più ti piace. Se pensi davvero di non poter mancare alla festa della tua amica, allora sposta i festeggiamenti col tuo ragazzo al 29 e prova a convincere tua mamma a concederti almeno mezzanotte, come regalo per la tua maggiore età, facendole notare che non è per nulla giusto nei tuoi confronti che ti tratti come una bambina, dato che dal 29 sarai ufficialmente un'adulta, anche per la legge. E se proprio non riesci a tirare mezzanotte anticipate la cena e godetevi ogni momento insieme, è un'idea troppo carina, quella del tuo ragazzo, per abbandonarla per la festa di un'altra, ti pare? E' la tua vita, sei tu la protagonista.
    P.S.
    Apprezzo molto la scelta del tuo nome ;)

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  2. Hai letto il ritratto di Dorian Grey? :) Il nome l'ho scelto da li, Sybil mi ha affascinata molto, anche se si è uccisa impulsivamente: il suo fascino sta proprio la, in quel gesto disperato con cui sperava di attirare un'attenzione che, però, si è rivelata indifferenza. Scusa se ho divagato, magari non lo hai letto e sto stra parlando XD
    comunque oramai ho detto al mio ragazzo che non voglio nessuna cena: sono quella del tutto o niente, e per me cenare con lui con mia mamma che mi chiama (non immagini nemmeno quante volte mi chiama, sembra che io esageri ma è cosi, non avrei motivo di esasperare la cosa: è proprio esasperante di per sé) di continuo e che mi impone un orario ridicolo, non è tutto.
    ergo, scelgo niente.
    sono cosi, impulsiva, ma non mi pento mai. Ho imparato ad essere molto cinica da quando leggo tanto. E poi, sono convinta di non avere proprio un cazzo da festeggiare. Mi odio talmente tanto che farmi una mini festa mi sembra assurdo, non so come abbia potuto anche solo programmarlo.
    grazie per il commento!

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  3. PS: anche il tuo nome è molto bello, conosco il mito e sei stata originale :) ti abbraccio!

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  4. Hai letto il ritratto di Dorian Grey? :) Il nome l'ho scelto da li, Sybil mi ha affascinata molto, anche se si è uccisa impulsivamente: il suo fascino sta proprio la, in quel gesto disperato con cui sperava di attirare un'attenzione che, però, si è rivelata indifferenza. Scusa se ho divagato, magari non lo hai letto e sto stra parlando XD
    comunque oramai ho detto al mio ragazzo che non voglio nessuna cena: sono quella del tutto o niente, e per me cenare con lui con mia mamma che mi chiama (non immagini nemmeno quante volte mi chiama, sembra che io esageri ma è cosi, non avrei motivo di esasperare la cosa: è proprio esasperante di per sé) di continuo e che mi impone un orario ridicolo, non è tutto.
    ergo, scelgo niente.
    sono cosi, impulsiva, ma non mi pento mai. Ho imparato ad essere molto cinica da quando leggo tanto. E poi, sono convinta di non avere proprio un cazzo da festeggiare. Mi odio talmente tanto che farmi una mini festa mi sembra assurdo, non so come abbia potuto anche solo programmarlo.
    grazie per il commento!

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  5. L'ho letto, non preoccuparti. Anzi, è uno dei miei libri preferiti, insieme al Piacere di d'Annunzio (che, se non hai letto, ti consiglio). Ho una passione per la decadenza, in tutto, persino nelle mie letture.
    Capisco bene, anche io sono un po' per il "tutto o niente" e quando le cose non vanno come vorrei metto il muso e mi chiudo in casa, tipo quando non riesco a fare ciò che organizzo con il mio fidanzato mi siedo sul divano e mi lamento di tutto, come una vecchia zitella inacidita. Però non facciamo bene, sai, credo sia un grave errore.
    Per quanto riguarda tua madre, non so se possa consolarti o abbatterti ulteriormente, non sei sola: la madre di una mia amica pretende che lei torni a casa a mezzanotte in settimana e a mezzanotte e mezza il weekend, salvo rare eccezioni, e noi abbiamo ventitrè anni.

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  6. Non l'ho letto ma lo farò, anche io amo le letture cosi, non "leggere". Ti capisco sul fatto di mettere il muso come una sciocca bambina capricciosa, e so che è sbagliato ma piu che altro inutile, solo che è un aspetto difficilissimo da correggere, più della stessa filosofia applicata sul fronte cibo.
    cavolo, allora mi consolo sul fatto della tua amica; il punto sai qual è? Non è tanto il mio orario, so che c'è di meglio ma anche di peggio, la questione è un'altra.. Possibile che mia sorella che di anni ne ha sedici, torni a casa alle due di notte perché va alle feste di compleanno, ed io debba tornare alle undici perché invece esco con il mio ragazzo? Dovrebbe essere il contrario! Primo perché è piu piccola, secondo perché il mio ragazzo i miei lo conoscono e si fidano, è un ragazzo dolcissimo e sempre educato, insomma è assurdo!
    Purtroppo credo mi sia già programmata una serata deprimente in cui compirò diciotto anni e sarò comunque in casa dei miei sotto le loro regole come una bambina. L'indipendenza è ben piu lontana di un'età anagrafica...

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  7. Per quanto banale come consiglio possa essere: perchè non parli sia con tua mamma, che col tuo ragazzo, che con la tua amica, della situazione?... Io penso che parlare in maniera schietta sia l'unico modo per cercare di risolvere le cose senza tenerle dentro a sedimentare e a lasciare che marciscano facendoci del male.
    Per cui, parla a tua mamma in merito alla questione della sorella: falle presente quanto hai scritto in questo post, e chiedile di spiegarti perchè, a prescindere dall'età, a lei viene lasciata molta più liberta che a te. Chiedile da cosa deriva la sua sfiducia nei tuoi confonti, e cosa potresti fare per dimostrarle che sei responsabile anche se torni a mezzanotte anzichè alle 23.
    Parla con il tuo ragazzo, e spiegagli il discorso della festa del compleanno della tua amica: in fin dei conti, il festeggiamento del compleanno in quel particolare giorno è una sorta di pro-forma... una convenzione sociale. Nessuno vi vieta di rimandare i festeggiamenti al Sabato successivo... perchè se state insieme e ci state bene, qualsiasi giorno va bene per festeggiare.
    Infine parla con la tua amica e illustrale la situazione: se preferisci privilegiare il tuo compleanno e hai già preso accordi col tuo ragazzo, spiegale che la tua non-presenza alla sua festa non è dettata da inamicizia od altro, ma semplicemente dal fatto che avevi già preso un impegno in precedenza, e non sarebbe carino da parte tua tirare il pacco. E, magari, il giorno dopo, vai da lei portandole un regalino, e festeggiate insieme il vostro comune compleanno.
    Ti abbraccio forte...

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  8. Grazie per il commento... ho provato a parlarle, già da tempo ci provo, ma la sola ed unica risposta che ricevo è "è la condanna del primo genito.".
    Ho riflettuto molto su quello che hai detto, ed oggi dirò alla mia amica che il trenta avevo già organizzato: capirà.
    Ti abbraccio anche io!

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