domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua.

Io ci ho provato. Ho impiegato tutte le mie forze per essere normale. Ma la mia vita è questa, e non posso fare finta più.
Ero a tavola, oggi è Pasqua, ed io voglio rinascere, voglio credere di potercela fare; ma la gente è stupida, la gente è cieca, è sorda. La gente è insensibile. Fredda.
Ero a tavola e ridevo, per una cazzo di volta ridevo e mangiavo le lasagne quasi senza pensare a quanto odiassi quelle stesse lasagne, e poi il mio dca è tornato a farmi visita. Un commento nello stesso maledetto posto in cui tutto è iniziato, e mia nonna che è piu vecchia e più ingenua, più sorda, ha detto, rivolgendosi a me "Tua mamma quando era piccola era bella cicciotta, come te." ed ho sentito come una freccia nel cuore, fredda e dolorosa, ho sentito sanguinare ogni parte di me. Perché adesso? Perché a Pasqua, quale bisogno c'è? Quale persona è felice di sentirsi dire che è bella cicciotta, malata o non malata che sia? Eppure, il bisogno di fare male è più forte del buon senso in qualsiasi essere umano, e vince sempre su tutto. Sono rimasta pietrificata a cercare di ripetere qui gesti che tutti fanno involontariamente, come respirare, riflettere, stare rilassata e felice. Ma stavo immobile, senza fiatare, mentre le conversazioni intorno a me proseguivano senza di me, e quel commento era scivolato addosso a tutti, mentre era rimasto infilzato come una spada dentro alla mia pancia piena di grasso. Avrei voluto alzarmi e urlare, urlare forte, avrei voluto lanciare in aria il mio piatto piangendo e strillando "Lo so! LO SO DANNAZIONE CHE SONO GRASSA, ME LO RIPETO OGNI GIORNO, E SE ME NE DIMENTICO ME LO RICORDA IL MIO SPECCHIO SU CUI SPUTO, CHE VORREI SFONDARE PERCHÉ SO CHE RESTERÒ COSI ANCHE SE LOTTERÒ CON TUTTE LE MIE FORZE, E POTRÒ PIANGERE FINO ALLA FINE DEI MIEI GIORNI MA NON SERVIRÀ A NIENTE ED IO VIVO OGNI SECONDO DELLA MIA LACERANTE VITA CON QUESTA CERTEZZA STRUGGENTE E DESOLANTE!".
Invece restavo ferma a respirare, piano, e non sentivo piu niente. Non ricordavo nemmeno l'inizio del discorso, e riuscivo solo a chiedermi se quel commento fosse indispensabile, in quel momento, in quel contesto, in questo giorno in cui volevo sperare di essere normale.
Ho sbagliato. Con chi dovrei parlare? Cosa dovrei fare adesso? L'unica cosa che mi viene in mente è scrivere, continuare a camminare a testa alta anche se mi fa male tutto, anche se il mio pensiero è che sono sbagliata, vorrei solo essere magra.
Forse non mi vedranno nemmeno più, e non potranno più parlare di me. Sarò talmente piccola che passerò attraverso tutto, e non riuscirò nemmeno a piangere.
Ho freddo da morire, sono sdraiata su un letto che mi sembra un deserto, forse è perché sono sola. Di là c'è tutta la mia famiglia ed io sono completamente sola, e ho freddo.
Se il mondo capisse... Se ognuno potesse provare anche un solo secondo ad entrare nel mio corpo e a sentire tutto ciò che io sono costretta a sentire, forse non parlerebbe più. Non riesco a capire che cosa ci sia di così meraviglioso da trarre nel fare del male; quella frase era detta per ferire. Chi non arriverebbe a capirlo? Sicuramente non era un complimento. Oppure, era semplicemente la verità. È stato come dire ad una persona 'sei bionda.' o 'sei mora'.
Ma mia nonna c'era quando quel giorno di cinque anni fa io ho annunciato che volevo dimagrire, e mentre piangevo mi ha presa per mano a passeggiare e mia ha detto che era la crescita, che se volevo mi preparava le insalate. (ovviamente per cinque anni non ne ho mai più parlato, ma quel giorno era una novità, ero piccola). Ed ora mi usa come oggetto di paragone tra quello stecco di mia madre, e le mie guance cicciotte.
È stata una di quelle volte in cui mi sono chiesta perché la terra non si aprisse sotto i miei piedi per farmi sprofondare. È stato il momento in cui ho pensato "Stasera non mangio", e infatti non mangerò. Dirò che la lasagna mi ha riempita troppo, assieme al capretto, e non mangerò. Non farò colazione domani, pranzerò come pranza un canarino e non cenerò, o per lo meno non come al mio solito.
Basta, voglio tornare a Torino dal mio ragazzo magra, voglio essere magra per i miei diciotto anni.
Non servirà mangiare cosi poco?
Bene, poco male. Cosa me ne importa? Non ho motivo per continuare a mangiare. Non cosi tanto. Vaffanculo, ora basta. Cosa mi aspettavo? Che dopo le mie abbuffate qualcuno mi dicesse "Come sei magra"?, oppure che bastasse un fottuto proposito di "tentare di essere normale" per smettere di essere oggetto di battutine e critiche, osservazioni? Che ridicola che sono. Stasera non si cena. Sybil non lo merita. Non lo merita oggi, domani, in nessun giorno della sua vita. Ancora meno, merita rispetto. Amore. Cura.
Buona Pasqua.

8 commenti:

  1. Sybil :( <3
    Mi dispiace per l'infelice commento di tua nonna, avrebbe potuto risparmiarselo.
    Non credo che l'abbia detto con l'intento di ferirti, ma resta il fatto che non c'era bisogno di dirlo, a prescindere dal fatto che tu abbia un DCA. Era decisamente unnecessary.

    Spero che tu oggi sia un po' più serena.
    Ti mando un forte abbraccio <3

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    1. Grazie per il pensiero. :) Oggi sto meglio, anche perché non mangio da ieri sera, a parte delle vitacchie e una fetta biscottata questa mattina. Sto bene, perché il mio vizio di razionalizzare tutto ha sovrastato la mia voglia di lasciarmi andare alle emozioni, cosi ho pensato che quel commento mi ha fatto bene. Non era sicuramente mirato a ferirmi, era la pura e semplice verità. Ed a me ha fatto male perché me ne ero semplicemente dimenticata. Pensavo di potermi gustare delle lasagne in santa pace, ma in fondo sapevo che era solo un'illusione, un'utopia. E qualcuno che si preoccupa di ricordarmelo, fortunatamente, non manca mai.
      sono ancora più motivata a perdere questi quindici chili, e non mi interessa come.
      un abbraccio forte anche a te <3

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    2. Grazie per il pensiero. :) Oggi sto meglio, anche perché non mangio da ieri sera, a parte delle vitacchie e una fetta biscottata questa mattina. Sto bene, perché il mio vizio di razionalizzare tutto ha sovrastato la mia voglia di lasciarmi andare alle emozioni, cosi ho pensato che quel commento mi ha fatto bene. Non era sicuramente mirato a ferirmi, era la pura e semplice verità. Ed a me ha fatto male perché me ne ero semplicemente dimenticata. Pensavo di potermi gustare delle lasagne in santa pace, ma in fondo sapevo che era solo un'illusione, un'utopia. E qualcuno che si preoccupa di ricordarmelo, fortunatamente, non manca mai.
      sono ancora più motivata a perdere questi quindici chili, e non mi interessa come.
      un abbraccio forte anche a te <3

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    3. Non dovrebbe essere un'illusione, dovresti poterlo fare!
      Va bene perdere 15kg se ne hai davvero bisogno (se sei sovrappeso) ma ci sono modi e modi... Ti deve interessare il "come".
      Vuoi essere magra ma depressa?
      Non sarebbe meglio essere magra e serena? Magra e sana, magra e capace di mandare a fanculo chi fa commenti del genere, evitando che accada nuovamente?
      Io l'avrei mandata a fanculo se fossi stata al posto tuo ma, effettivamente, io sono troppo impulsiva. Avresti però potuto farle notare che ha sbagliato!

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    4. Lo so, ma io sono cosi... Sto zitta, solo dopo mi vengono in mente le risposte, ma intanto rimango ferita. E, si sa, i commenti cascano sempre su chi è piu facile da ferire.
      mi piacerebbe davvero poter essere magra e felice, magra e sana, solo che non riesco a collegare le due cose... La salute con la magrezza che io desidererei, sebbene sappia che non sarebbe la soluzione a nulla.. Che il problema vero non è il mio peso... Che non si scherza.. Ma penso che quando pesavo quaranta chili stavo male, ma ero perfetta. Ora mi vedo perfetta. Ora credo che se ci sono riuscita allora, perché non dovrei riuscirci adesso? E sono sempre più motivata dai commenti come questo, perché l'alternativa è morirne. E non mi va.
      per mia (s)fortuna non sono capace di realizzare nessuno dei miei propositi, per cui non dimagrirò, non sparirò, non andrò da nessuna parte. Resterò rinchiusa in me stessa ascoltando commenti e promettendomi di cambiare.
      come faccio da sempre. Ho imparato che non si può tornare indietro... Vorrei non aver bisogno di un corpo per vivere.
      scusa, ho divagato. Quello che dici e giusto e non voglio che tu prenda il mio commento come una mancanza di rispetto o una svalutazione e banalizzazione di tutto ciò che tu hai vissuto, perché non vuole esserlo. Non so, ma posso immaginare quanto sia lacerante, inutile e doloroso distruggersi come hai fatto tu; in fondo ho un dca, e provo sensazioni simili abbuffandomi. Solo che, puoi capirmi non so, vedo la magrezza come la soluzione. Con me, comunque, non c'è rischio perché massimo ingrasserò ancora.. Un abbraccio!

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    5. Non ti devi preoccupare, non ho mai preso i tuoi commenti come una svalutazione del mio vissuto anche perché, in fondo, presenta delle analogie con il tuo.

      Non sto discutendo sul fatto che tu voglia dimagrire. Credo che se tu cambiassi mentalità potresti combinare le due cose : serenità e magrezza.
      L'hai detto tu stessa che a 40kg eri triste.
      Nessuno ti impedisce di dimagrire, penso solo che vada fatto in modo sano, in modo da potersi godere i risultati.
      Lo so benissimo che non è facile da mettere in pratica, ma se non abbandoni l'ideale anoressico non riuscirai mai a smettere di abbuffarti.
      Tu vuoi smettere di abbuffarti per passare ad un altro male, non per guarire. Vuoi smettere di abbuffarti per non mangiare, non per mangiare il giusto.
      Io credo che il semplice fatto di eliminare le abbuffate, senza restringere l'alimentazione, ti porterebbe a dimagrire... Ma se quando non ti abbuffi digiuni, inevitabilmente prepari il terreno per la prossima abbuffata...

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  2. e invece secondo me rinascere significa anche questo: passare oltre ai commenti, alla cecità e noncuranza. Sei rinata, voi rinascere. Sai cosa può darti un dca, intuisci cosa potrebbe darti una vita senza.
    E sia chiaro, un dca può dare tante cose. Ma tante. Tante convinzioni, tanti obiettivi, tante tappe da tagliare. Tanta soddisfazione sì, ma non gioia. Non c'è mai gioia.
    Puoi scegliere di asc oltare un commento, puoi scegliere di tener salde le idee e andare avanti. personalmente non credo ci sia la strada giusta e sbagliata, ma solo quella che senti. E forse fa paura ed è così difficile perchè in realtà puoi scegliere tutto.

    ti stringo

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  3. In realtà so già cosa scegliere. Nei rari momenti di lucidità, desidero semplicemente che nessun commento sul mio corpo mi ferisca piu; voglio che il mio corpo non sia piu motivo di sofferenza, non voglio piu dovermene preoccupare;
    nella restante parte della mia vita, desidero la stessa identica cosa.
    allora, la differenza dove sta? Nel fatto che in quei rari momenti, so che per realizzare il mio desiderio dovrei GUARIRE dal mio dca, e quindi imparare a prescindere dal mio peso;
    nella restante parte del tempo, praticamente in tutta la mia vita, sono convinta che ciò sarà possibile solo diventando magra da far paura. Magra. Vedi, lo scopo è lo stesso: il dca decide il come. Non ho quello che una persona normale possiede: la ragione, nonché comunicazione con il proprio corpo, per capire che si deve fare il bene per se, non il male.
    ti stringo forte, grazie per il commento e la bellissima riflessione che, però, mi risulta abbastanza fantasiosa: il mio dca mi impedisce di scegliere.

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